L’avrete notato: la moda non è più così dittatrice, negli abiti come nelle scarpe. Pensate, appunto, alle scarpe; solo pochi anni fa non avreste potuto scegliere che tipo di scarpa indossare. Negli anni ’80 le punte erano arrotondate, non c’era scampo, poi è stata la volta delle punte affilate e, anche lì, non c’era scampo, tranne una breve stagione che vide regnare le punte squadrate.
Guardate le vetrine oggi: vi potete trovare indifferentemente tutti i tipi di punte, tonde tradizionali oppure più tozze, lunghe affilate, corte squadrate, open toe. E poi il resto. La suola può esser tradizionale, ma anche col plateau (molto in voga dallo scorso inverno), e i tacchi vanno sottili o grossi, a stiletto o a cono o squadrati, alti o bassi, l’importante è che siano originali.
Di modelli ne troverete tantissimi - le patite delle scarpe potranno anche perdere la testa – ma la caratteristica principale dell’innovazione calzaturiera di questa stagione è che le principali maison hanno presentato modelli più vicini all’opera d’arte (e al gioco d’equilibrio) che alla pratica calzatura di stagione.
Qualche esempio? La scarpa stringata di Dolce & Gabbana, stampata che sembra di pelliccia, punta tonda e profili di cuoio marrone, tacco grosso, alto, squadrato e dorato. Ditemi voi quando mai avete visto una scarpa così. Sempre stringata, ma modello francesina, ecco l’originale esemplare di Giuseppe Zanotti Design, open toe in vernice nera stampata e tacco a spillo marrone.
È spuntato anche il modello di Bally, con sei cinturini che legano il collo del piede, il tacco è alto ma non sottilissimo. Sembra uno stivale di pizzo nero il modello di René Caovilla, invece è una décolletée con tacco a stiletto abbinata ad una sexy ghetta. Il tacco altissimo e sottilissimo più plateau interno della scarpa spuntata di raso di seta di Le Silla, vi permetteranno di elevarvi di 12-13 centimetri (se siete capaci di camminarci) e la decorazione di cristalli Swarovski vi daranno quel tocco d’eleganza in più.
Se però amate stupire, indossate i sandali di Miu Miu, quelli ricoperti di paillettes con plateau e tacco scultura, o quelli con i tacchi scolpiti in forme originali e colori a contrasto che sembrano veri oggetti di design. Non è da meno il doppio plateau della décolletée di Louis Vuitton, se avete voglia di spendere la modica cifra di 2.200 euro.
Versace presenta una scarpa dal tacco altissimo e plateau che sembra spezzato, creando così un effetto ottico di strane proporzioni ed equilibri che non si sa come possano reggere la persona che la calza. I plateau di Giambattista Valli sono invece altissimi e sagomati, un’esercizio di stile del suo creatore e un esercizio di stabilità per la coraggiosa acquirente.
Infine un tocco romantico e vezzoso per le sognatrici. Per loro c’è la scarpa di Prada, delicata décolletée spuntata, con piccolo plateau, impreziosita da grandi ruches sulla punta, sul tallone e sul tacco. Le moderne principesse sono accontentate.
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