DG_VICTIMS compie un anno

Il 02 gennaio 2009 questo blog compie un anno; grazie alla vostra partecipazione giornaliera ho portato avanti questo progetto nato cosi' per scherzo e divenuto un punto di riferimento per chi come me crede in questo 'marchio' fin dal suo esordio nel lontano 1985.

Sono perennemente a caccia di notizie da poter pubblicare per divulgare informazioni e curiosità su una delle principali griffe che rappresentano la moda Italiana e la creatività in tutto il mondo.

Probabilmente non è cosi' interattivo come qualsiasi altro blog personale ma di certo, per chi come me si è affezionato a questo brand made in Italy riporta tutto ciò che accade attorno all'universo DG.

Per chi ama le statistiche: secondo il fido Statcounter, nel 2008 sono passati di qui 18.312 visitatori unici, per 30.756 pagine viste.

Buon anno blog e pure buon compleanno!

Victoria nell'attico di D&G : Adoro Milano e il panettone

Primo shopping: dieci abiti neri.
Si è presentata con un paio di bottiglie di rosso californiano della loro tenuta, la numero cinque, in Napa Valley. Con tanto di autografo: David&Victoria! E dedica: «for» Stefano&Domenico. Così, come una qualunque ospite di una qualunque domenica. Se non fosse stato per quei tacchi dodici, quella borsa di coccodrillo, quel tubino tutto una curva, quei guanti di nappa, occhiali e cerchietto. Wine&chic, allora, per la colazione da Dolce e Gabbana dell’ex Posh, ora moglie a tempo pieno di quel gran bravo e bello e simpatico e intelligente e sciupafemmine di David Beckham. Ore 13, via Mozart. Dieci invitati in tutto. Gli stilisti e la signora. Qualche amico. Un paio di conoscenti. Saluti e strette di mano. Victoria in quel super-mega attico c’era già stata. Un paio di volte. Così nessuna faccia sconosciuta, per non metterla a disagio. Convenevoli pochi. Chiacchiere molte.
Fra uno spaghetto al pomodoro e un pesce al forno con verdure grigliate. Sorseggiando acqua. Il vino fa chic produrlo, ma berlo... che volgarità. Vita sana. E regolare. «Dove posso andare a correre?», è stata una delle prime domande. E poi: «Ci sono delle buone spa?». Ma siccome la donna non è una sciocchina — sennò non sarebbe dov’è — via con le richieste a seguire: «Quando ritorno mi piacerebbe andare alla Scala». E poi: «Antiquari? ». E ancora: «Bicchieri, mi piacerebbero molto...». «Non si è fermata neppure per un solo attimo — dicono i Dolce&Gabbana — curiosa, curiosissima della vita milanese. È stata una colazione - ripasso dello Milano life style, divertente». Con commenti a dir poco afrodisiaci: «I milanesi? Già li adoro. Sono così warming! ». Colpita poi dall’organizzazione rossonera: «Tutto perfetto. Quel Galliani... Un uomo simpaticissimo. Ma io lo sapevo, l’Italia è un Paese fantastico». Avanti con le richieste: «Se avessi bisogno di cure mediche?». Ma signora c’è il Milan- lab. Palla al centro e via: «E quali ristoranti mi consigliate?». Touring Club D&G! Poi Vic, la mamma, che parla di pupi con le altre mamme (due) presenti. E il sorriso è più solare. Specie quando racconta del piccolo di mezzo, che va pazzo per la musica rap. No, a Milano, i bimbi non verranno. Per ora. Il college di Los Angeles è tosto e le assenze non sono gradite. Comunque si vedrà.
Con il panettone Milano stravince: «Mai mangiato una cosa così buona». I rossoneri prendano nota, semmai servisse un incentivo in più. Ore 15, la passeggiata. Da via Mozart in via della Spiga. Strette di mano, foto e autografi. E scambi di opinioni sui paparazzi. Altri punti a favore dell’italian style: sarebbero, gli italiani, più gentili e rispettosi dei colleghi inglesi e americani. «L’ultima volta a Londra, sono addirittura saliti sul mio taxi». E no, non è bello. Mano nella mano con Gabbana (si conoscono dai tempi d’oro delle Spice perché il Beckham innamorato la copriva di regali griffati D&G) e poi in boutique: quaranta capi, quaranta alla prova. Per acquistarne (e contemplarli perché ora di mestiere fa la stilista pure lei) una decina. Colore dominante il nero. Look, che è l’ultimo conosciuto, alla Audrey Hepburn: tubini e tubini, al ginocchio. Non più «vamp-esca». «Si cresce a si matura», dice commentando la pagina del Guardian che ne ha raccontato le innumerevoli trasformazioni. Tra un cambio e l’altro entra in boutique un tipo con cappello di lana, jeans e giubbotto di pelle. Scusi ma lei chi è? Ma la star! «Hallo, David». Se la guarda, se la ride e scappa. «Uomo meraviglioso — commenta Gabbana—abbiamo conosciuto prima lui, quando pazzo d’amore per lei andava sempre in boutique per farle dei regali. Un giorno non trovò ciò che voleva e ci chiamò».

Victoria e lo shopping da Dolce & Gabbana


E' dedicata i suoi stilisti preferiti, la seconda giornata milanese di Victoria Adams in Beckham. Mentre il suo David è a Milanello per prendere contatto coi i suoi nuovi, provvisori, compagni di squadra, l'ex Spice si concede una giornata glamour. A pranzo è ospite di Domenico Dolce e Stefano Gabbana nella loro residenza milanese. Nel pomeriggio Victoria, accompagnata dagli stilisti, ha visitato il "quadrilatero", il regno del lusso milanese, per un po' di shopping natalizio

Beckham da Dolce & Gabbana

Prima di andare a San Siro per assitere dalla tribuna a Milan-Udinese, i Beckham hanno passato la domenica tra i negozi del quadrilatero della moda milanese. Si sa: le ultime spesucce prima di Natale... Mattina di riposo in albergo per Victoria in attesa del pranzo a casa degli amici Domenico Dolce e Stefano Gabbana: menù tutto mediterraneo a base di pesce e verdure, a tavola serviti solo vini siciliani. David è andato invece a Milanello per proseguire i test atletici. Pomeriggio tutto all'insegna della moda: abito nero attillatissimo, stola di pelliccia scura, tacchi alti, borsa di coccodrillo Miss Sicily D&G e grandi occhiali da sole per Victoria, accompagnata a piedi da Dolce e Gabbana nel loronegozio di via della Spiga. Dentro il locale Posh Spice è stata raggiunta dal marito (look casual ricercato con jeans, cardigan, piumino e grossa berretta di lana). Victoria ha provato e acquistato tantissimi vestiti restando all'interno del negozio per più di due ore. Fuori un'ala di folla a caccia di una foto e autografi ma che è stata delusa: Beckham e consorte hanno lasciato la boutique da un'uscita laterale.

La lunga giornata di Beckham

E' bello, biondo e dice sempre sì, o almeno fa sempre ciao ciao con la mano. David Beckham ha imparato a salutare come fanno i principi quando passano fra la folla plaudente, è educato e gentile e si fa pure fotografare con i tifosi tanto fortunati da riuscire a superare la security. L'unico incidente della giornata avviene non con l'auto che lo trasporta, ma con quella sulla quale dovrebbe viaggiare la moglie Victoria: è, delle due Audi del corteo, quella con i vetri più scuri, e nonostante questo la signora Beckham ritiene sempre prudente proteggersi dai flash con la mano (i riflettori, si sa, fanno male alla pelle). Bene, l'auto, uscendo a tutta velocità dal garage del Four Seasons, sale sul piede di un cameraman, che resta al lavoro nonostante il malleolo dolorante. Nel frattempo la diva è ancora nella sua stanza, se si può definire stanza una suite da 7900 euro a notte. Si paleserà soltanto in serata a San Siro, accanto all'emozionato marito. La giornata dei Beckham è stata lunga e si è chiusa in un ristorante del centro, a cena con lo staff del Milan.Ore 10,10 L'inglese arriva alla Malpensa un po' in anticipo. Maglione blu, camicia bianca, faccia sorridente. Victoria, in pelliccia, pantaloni aderenti di pelle nera e maglione a collo alto, si infila in macchina diretta in albergo. David invece è atteso alla clinica Le Betulle di Appiano Gentile per il primo check- up. Un paio d'ore dopo è già fuori, diretto anche lui al centro di Milano.Ore 13.20 Beckham arriva al Four Seasons: solite scene di delirio di alcune ragazzine, i cronisti inglesi ci si sono abituati da anni e ridacchiano: «E questo è ancora nulla». La coppia pranza con avvocati e assistenti. I sarti di Dolce e Gabbana hanno già portato alcune taglie della divisa del Milan, le provano, puntano spilli qua e là. La giacca per il primo impegno milanista di Beckham prende forma.Ore 14.45 Beckham esce dall'albergo diretto al centro di medicina sportiva di Milano, dove gli viene concessa l'idoneità sportiva. Victoria è in albergo, ma non pare soddisfatta della location: nessuna via di fuga secondaria, remote le possibilità di sfuggire ai paparazzi. Si è informata dall'amica Madonna e pare orientata a trasferirsi al Principe di Savoia: non per la prima notte a Milano, ma in gennaio, quando David comincerà a vivere qui e lei farà la spola con Los Angeles, dove resteranno i bambini. La suite presidenziale, 15 mila euro a notte il prezzo di listino, pare l'ideale: ascensore privato, piscina, palestra e sauna. Molto comoda.Ore 16 I sarti hanno finito il loro lavoro e in via della Spiga compare un addetto del Milan con l'abito appeso alla gruccia. Pochi minuti dopo rientra Beckham, ormai abile e arruolato per il campionato italiano. Avrà la maglia 32, la prima che gli hanno proposto, dichiara candidamente. E' lo stesso numero di Magic Johnson e Shaquille O'Neill, ma Beckham non li cita. «Per giocare nel Milan in questi mesi avrei preso qualsiasi numero».Ore 19.10 Beckham si materializza nella sala Executive di San Siro. Dalla vetrata si vede il campo deserto e intorno tanti giganteschi primi piani dei suoi occhi. «Il regista sono io, vi piacciono?», dice il padrone di casa Galliani, che poi porterà a cena la coppia con lo staff rossonero in un ristorante del centro. Victoria arriva con David e siede in prima fila in un tubino nero con una zip da capo a piedi che fa un po' sadomaso: lo ha disegnato lei stessa, guantini e borsa invece sono Chanel. «Sono molto eccitata, sono stati tutti così carini qui. Andrò a scuola di italiano ». Oggi, intanto, va a pranzo a casa di Dolce e Gabbana. Ma da sola. David lavora: lo aspettano a Milanello per i test. In serata, tutti a San Siro da Berlusconi.Preparato da Dolce e Gabbana l'abito per la conferenza a San Siro. La moglie entusiasta: «Imparerò l'italiano»

Nuovo look per il negozio di via Condotti a Roma

Inizia il conto alla rovescia per la chiusura, per rinnovo locali, del monomarca di via dei Condotti a Roma.
Il 07 febbraio 2009 aprirà il Temporary Shop in via Belsiana per lasciar spazio ai lavori di rinnovamento del negozio di via dei Condotti.
Da voci di corridoio sembra che Dolce & Gabbana a Roma verrà duplicato, rimanendo sempre in via dei Condotti, con due negozi distinti tra uomo e donna.
L'appuntamento e' per il 2009 che sarà ricco di novità per la Capitale.

Scarlett Johansson testimonia per Dolce & Gabbana Make-Up

Confermati dunque i rumors che si trattasse di una star di Hollywood mentre smentite le ipotesi sulla mediterranea Jessica Alba. Bionda, raffinata e con il suo fascino magnetico la bella Scarlett Johansson sarà dunque protagonista di questa campagna Dolce & Gabbana Cosmetics per il 2009, andando ad allargare le fila delle celebrità testimonial di grandi griffe che non provengono dalle passerelle.
Sembra che gli scatti di questa nuova campagna Dolce & Gabbana MakeUp e Cosmetics con Scarlett Johansson testimonial siano già stati realizzati dai fotografi Mert Alas and Marcus Piggott, dunque non ci resta che attenderne la pubblicazione sulle principali riviste di moda e lifestyle, prevista nel primo trimestre del 2009.

Parlando-Sparlando: Fergie in Dolce & Gabbana

La condicio sine qua non per poter indossare maglie o camicie a collo alto è …avere un collo abbastanza lungo.Lo diceva sempre una mia cara amica che la commessa la faceva per passione quando frequentava l’università e che vi assicuro per quanto banale non era una regola nota a tutti. Infatti sempre più spesso, si assiste impotenti a disastri come quello messo in atto da Fergie: la camicia di Dolce e Gabbana, con tanto di fiocco che indosso alla modella è molto chic, su di lei ha l’effetto opposto, e la rende tozza e tutt’altro che elegante.

Swide Magazine by Dolce & Gabbana

Dolce & Gabbana invite you to preview the new online magazine www.swide.com. Be the first to access this sparkling new site - take a peek at what's coming soon, and give us a virtual air-kiss backstage.
Beyond the velvet ropes is www.swide.com
A blogazine: a luxury magazine with the tone and personality of a blog. It not only captures Dolce & Gabbana's quintessential style with fast-paced, exclusive and behind the scenes news posts, images and video, but above is an immediate web channel for the daily discovery of celebrity news, travel, design, food and art with a quirky element. We'll see you in there…

Folla di Star per D&G!!!

La festa di Dolce & Gabbana e il party di 'Save The Beach'!

All'ombra di Hollywood ogni occasione è buona per fare festa: per questo nessuno ha voluto mancare all'inaugurazione della nuova boutique D&G.
C'erano Joel Madden e Nicole Ritchie....ma forse erano solo in cerca del vestito per il loro annunciato matrimonio! Rachel Bilson non ha potuto nascondere la collana con la lettera 'H' al collo. Un regalo del ben Hayden Christensen?? Ovviamente c'era anche Paris Hilton che ha potuto anche riabbracciare il suo ex Benjii Madden.
Benjii, pensavi di essertene liberato per sempre, non è vero?
Salviamo le nostre spiagge!!!
Un mega party e una spettacolare passarella possono diventare l'occasione per porre l'attenzione su un problema.
Ieri sera a Milano in tanti sono accorsi per la campagna "Save The Beach", che si ripromette di salvaguardare le spiagge del nostro pianeta. Madrina d'eccezione la splendida Bar Rafaeli che ha detto: "We have to solve this problem. I want my future generation to go to the beach just like I am".
Sante parole....che dire di Bar: bella e intelligente, praticamente la donna perfetta!!

Scarlett Johansson nuovo volto di Dolce & Gabbana Make Up

Appena dato l’annuncio del lancio della prossima linea cosmetica ecco la prima indiscrezione su chi sarà il volto che la rappresenterà per il duo di stilisti che ne firma il packaging. Potrebbe essere l’attrice Scarlett Johansson, tutt’altro che “starlette” come i primi rumours lasciavano intendere. Dopotutto dovremmo sapere che Dolce e Gabbana puntano sempre in alto (non per nulla hanno vestito Madonna in più di una occasione) e non si sarebbero accontentati di una prezzemolina qualunque.
Altre voci insistono invece sul mistero ancora non svelato relativo alla linea di make up, specificando che la Johansson sarà invece il volto della linea di abbigliamento per la primavera 2009. Al momento sappiamo solo che gli scatti, firmati da Mert Alas e Marcus Piggott, sono già pronti. Ignota la destinazione finale: una fragranza, la collezione ready-to-wear o la linea cosmetica? Attendiamo schiarite.

La notizia è di quelle che al tempo stesso possono ingolosire le beauty addicted come lasciarle del tutto indifferenti. Non è certo il primo marchio di moda che si cimenta con il make up e una linea cosmetica. Dolce e Gabbana hanno deciso di provarci nel 2009, anno del lancio della linea firmata dai due designer italiani.
Al momento tutto quello che sappiamo è che è stata richiesta la consulenza professionale di Pat McGrath, make up artist che ha già collaborato con il duo al backstage delle sfilate, e una non meglio identificata starlette di Hollywood è stata già per la campagna pubblicitaria. Entro primavera dovremmo saperne di più.

Dolce & Gabbana Candy Collection 2008


In occasione delle festività Natalizie, Dolce & Gabbana hanno creato 'Candy Collection' una nuova piccola collezione di idee regalo per le loro affezionate clienti.
Per conoscere tutti gli articoli della Candy Collection clicca qui:

Nozze bagnate per Marina Berlusconi in Dolce & Gabbana

A mezzogiorno in punto di sabato 13 dicembre, nella villa di San Martino ad Arcore, Marina Berlusconi e Maurizio Vanadia hanno pronunciato il fatidico "sì" e si sono uniti in matrimonio. Pochi gli invitati alla cerimonia: una settantina tra parenti e amici. Testimone di Marina è il fratello Piersilvio. Presente alla cerimonia Carla Dall'Oglio, madre della sposa e prima moglie di Silvio Berlusconi.
I parenti della sposa e dello sposo, i coniugi Doris, i manager ai vertici delle società del gruppo, i collaboratori più stretti di Marina Berlusconi e gli amici intimi della coppia - hanno sentito risuonare, nella cappella privata di Villa San Martino, arie cantate dal soprano Daniela Dessì e dal marito, il tenore Fabio Armiliato. Ad accompagnare all'altare Marina Berlusconi - dove l'attendevano per officiare il rito nuziale, don Giandomenico Colombo, parroco di Arcore, e Don Andrea Livio, da molti anni legato alla famiglia Berlusconi - il padre Silvio. A precederla, al momento dell'ingresso in una chiesa addobbata con fiori bianchi - tulipani e fiorellini chiamati 'velo da sposa' - i figli Gabriele, 6 anni, e Silvio, 4: allo scambio degli anelli tra gli sposi, i bambini hanno porto un cuscino con le fedi. Testimoni, a fianco di Marina Berlusconi, il fratello Piersilvio e Annick Confalonieri, moglie del presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, mentre a fianco di Maurizio Vanadia si sono seduti il fratello Nuccio e l'amica Micheline Jovic-Bilic.
A quanto si è appreso, Marina Berlusconi - che per la cerimonia ha indossato un abito Dolce&Gabbana, lungo in raso di seta avorio con maniche a guanto e spalle a sbuffo in tulle di seta e piccola coda a strascico - e il marito non si concederanno un viaggio di nozze ma solo un week-end lungo all'estero.


Bianco Natale per Dolce & Gabbana


Ecco come si presenta la tradizionale vetrina di Dolce & Gabbana in occasione delle festività Natalizie.
Un tavolo di velluto e pizzo imbandito di ogni prelibatezza Siciliana senza tralasciare alcun dettaglio tipico della loro terra: noci, mandorle e nocciole, fichi d'india, uva e agrumi, piccole cassatine e cannoli ripieni, la frutta di Martorana, rose rosso sangue e per riscaldare l'atmosfera un candelabro che lascia cadere la cera creando l'effetto di una tavola imbandita a festa.

Rinnovato pure il packagin che per il Natale 2009 e' rigorosamente Bianco con logo Oro.

Marina Berlusconi si sposa e vestirà Dolce & Gabbana.

Marina sposa 'il suo' Maurizio a Villa Arcore.
Domani la primogenita di Berlusconi salirà all'altare con il suo compagno dopo sette anni di convivenza. La coppia ha due figli: Gabriele di 6 e Sillvio di 4 anni.

Marina Berlusconi e Maurizio Vanadia, dopo sette anni di convivenza, diranno domani ad Arcore, di fronte ad una cinquantina di ospiti, il fatidico 'si'. Nel giorno di Santa Lucia la coppia, accompagnata dai figli Gabriele e Silvio, di 6 e 4 anni, si sposerà alle 11 e mezza, nella cappella seicentesca annessa a Villa San Martino, un tempo monastero benedettino. Nessuna bomboniera, per volontà degli sposi e neppure regali nuziali, ma solo donazioni a un'associazione no profit. Nata a Milano nell'agosto del 1966, Marina Berlusconi, Presidente della Fininvest e della Arnoldo Mondadori, nonché membro dei cda di Mediaset e Mediobanca, è stata indicata da 'Fortune' come l'ottava imprenditrice più importante del mondo. Testimone di Marina sarà il fratello Pier Silvio. Quello di domani è il primo 'sì' tra i figli di Silvio Berlusconi a cui sarà presente anche la mamma di Marina, Carla Dall'Oglio, prima moglie del premier. Ancora mistero, come nelle tradizioni, sull'abito di Marina Berlusconi che vestirà Dolce & Gabbana. Alla futura signora Vanadia la coppia di sarti ha fatto pervenire un certo numero di abiti tra i quali Marina sceglierà quello per la cerimonia di domani. Rigorosamente in tight, firmato Gianni Campagna, il marito Maurizio: giacca e gilet grigi scuri e pantaloni grigio chiari a righe con camicia biancha e gemelli. Mini tight, identici a quello del padre, anche per i due figli. Da Torino, intanto, sono già arrivati a Milano i genitori del quarantaseienne Maurizio Vanadia, Salvatore e Maria, mentre da Calascibetta, in provincia di Enna (paese di origine dello sposo) li ha raggiunti il fratello (che farà da testimone) e le sorelle.

Giro d'Italia presentata la maglia rosa di Dolce & Gabbana




Giro nuovo, centenario, e per la ricorrenza rinnovato nel suo simbolo più connotante, la maglia rosa, che sposa l’idea di un grande marchio – Dolce & Gabbana – e accentua i caratteri nazionali. Sul collo e sui fianchi bordata con il tricolore, provvista di un logo fashion style che si aggiunge all’ormai storico marchio Estathé (per il tredicesimo anno consecutivo abbinato al capoclassifica), la nuova maglia rosa è stata presentata oggi presso la Sala Montanelli del Corriere della Sera, nel cuore di Rcs Media Group, dove nasce anche La Gazzetta dello Sport che il Giro ha generato nel 1909. Una nuova maglia rosa per celebrare, con un pizzico di discontinuità, il made in Italy. Per la prima volta una celebre griffe che asseconda il ciclismo in quanto sport che, con il calcio, è più vicino al cuore degli italiani. Una nuova maglia comunque tecnica, affidata per la realizzazione al Maglificio Santini che da anni è fornitore dei simboli collegati al Giro: dalla maglia rosa alla bianca, dalla verde alla ciclamino.
La nuova maglia rosa è un emblema che nessuno dei campioni presente alla manifestazione – Ivan Basso, Damiano Cunego, Danilo Di Luca e Gilberto Simoni, tutti aspiranti ad indossarla fra il 9 e il 31 maggio prossimi – ha voluto scaramanticamente avvicinare. Ogni cosa a tempo debito. La nuova maglia rosa è stata così salutata da Angelo Zomegnan, direttore eventi ciclistici di Rcs Sport: "A 77 anni dalla nascita, la maglia rosa gode ora di una pennellata tricolore che finirà per far breccia anche nel cuore delle donne che sono rimaste per un secolo alla finestra di uno straordinario evento come il Giro d'Italia. Come tutti i colpi di genio, la pennellata di Dolce&Gabbana è semplice, pulita. In altre parole, una pennellata capace di fare la differenza e di fare uscire la maglia rosa dallo sport per entrare nel mondo della moda. Non possiamo che esserne compiaciuti".
Dal canto loro Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno così commentato l’intesa: “L’eccellenza della moda italiana incontra la competizione che per antonomasia è diventata simbolo del ciclismo italiano nel mondo in una partnership inedita. Dopo il calcio, il tennis e il rugby, Dolce & Gabbana ancora una volta associa il proprio nome al mondo dello sport e celebra il 100° anniversario della Maglia Rosa reinterpretando lo storico simbolo del Giro d’Italia. Un simbolo istituzionale come la Maglia Rosa va rispettato. Non può e non deve essere stravolto. È per questo motivo che l’abbiamo personalizzata con alcuni dettagli storici dello stile Dolce & Gabbana, come le bande tricolore e l’effetto delle maglie sovrapposte, lasciandone la base riconosciuta nel mondo”.

D&G inaugura uno store di 570 mq a West Hollywood


Il 147 di North Robertson Boulevard a West Hollywood diventerà da lunedì 15 dicembre un indirizzo da segnare sulle mappe dei fashion addict californiani e non solo. Il duo stilistico composto da Domenico Dolce e Stefano Gabbana ha, infatti, scelto questo indirizzo per aprire uno store di 570 metri quadrati interamente dedicato all'etihcetta D&G all'interno del quale saranno ospitate le collezioni abbigliamento Uomo e Donna, Accessories, Underwear, Beachwear, Time, Jewels e Sunglasses. Seguito personalemnte dai due stilisti in collaborazione con lo Studio Dordoni Architetti, a cui era già stata affidata la realizzazione della boutique D&G di Verona, il flagship si pone come obiettivo quello di diventare un luogo rappresentativo della concezione di stile di vita di D&G. Assolutamente visibile anche da lontano grazie alla facciata bianca lucida che distingue lo store dagli altri palazzi, il nuovo spazio di vendita sarà articolato in diverse aree dedicate alle varie collezioni. 290 metri quadrati, situati nell'immediata vicinanza all'entrata principale, ospiteranno la collezione femminile, mentre a quella maschile si accederà attraversando un cortile interno, dalle pareti ricoperte di edera, entrando in una zona di 280 metri quadrati dotata di entrata e facciata propria. L'intero allestimento della boutique è giocato sui netti contrasti tra gli elementi strutturali e l'opulenza degli arredi che accompagnano la clientela in un percorso articolato in una serie di stanze all'interno delle quali il vero ed assoluto protagonista è il prodotto. Tappeti rosso intenso e gli immancabili velluti contrastano con guradaroba verticali dalle superfici a specchio capaci di creare un effetto caleidoscopico e tridimensionale diventando una sorta di porta gioielli del guardaroba firmato D&G.

Classifica dei principali brand italiani: domina la moda

Di Interbrand è famosa la classifica 'Top 100 Best Global Brands', che valuta i cento marchi più importanti a livello mondiale. L'edizione 2008 di questa classifica ha visto trionfare ancora una volta Coca-Cola, seguita da due marchi tecnologici: al secondo posto IBM e al terzo Microsoft.
La classifica italiana ha messo in risalto la capacità di esportare in tutto il mondo di brand che rappresentano stile e creatività, ma nel contempo ha confermato la difficoltà nel produrre realtà globali nell’ambito delle nuove tecnologie. Lo studio infatti non include alcun marchio del comparto tecnologia sia esso hardware, software, B2B o B2C. I primi dieci brand sono infatti Gucci, Prada, Ferrari, Armani, Bulgari, Dolce & Gabbana, Diesel, Geox, Pirelli e Benetton. Gli unici industriali sono Ferrari e Pirelli, che nel loro ramo rappresentano sicuramente il massimo della tecnologia, ma che non possono essere ricondotti al comparto delle nuove tecnologie.
Gucci (6.388 milioni di euro), Prada (2.775 milioni) e Ferrari (2.730 milioni) rappresentano il podio della classifica di Interbrand. In quarta posizione c'è Armani (2.729 milioni) che precede Bulgari al quinto ( 2.577 milioni). Seguono Dolce & Gabbana (2.220 milioni di Euro), Diesel (1.947 milioni) e Geox (1.567 milioni). Occorre arrivare alla nona posizione per trovare un brand che si allontana dal mondo della moda e del lusso: Pirelli (1.459 milioni), uno dei nomi storici della storia imprenditoriale italiana. Chiude la classifica Benetton (1.107 milioni).

Dolce & Gabbana, chiudono le vetrine sulla piazzetta vip di Portofino?

Che triste il mare d’inverno. A Portofino il periodo delle serrande abbassate per ferie, solitamente prerogativa di novembre, s’è allungato sino a sforare in dicembre. Un segno della crisi? Le vetrine delle boutique, le sale dei ristoranti riaccenderanno le luci per Natale. Salvo eccezioni. Puny, ad esempio, il ristoratore preferito dal premier Silvio Berlusconi, ha chiuso ieri sera per riaprire il 28 marzo. Altri, invece, non riapriranno più. E sono grandi griffe. La celebre piazzetta, già al tramonto, è mezza buia. La trattoria Tripoli è chiusa, il ristorante Stella sul molo pure. Lungo la calata sono serrate la Taverna del Marinaio, dov’è di casa il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, e la trattoria da Mario. È chiusa anche la boutique Dolce & Gabbana, fortemente voluta da Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che nel borgo hanno comprato villa Olivetta, che fu dei conti Trossi-Fracassi e che ebbe in affitto anche Berlusconi. Fermiamoci qui: questa è una delle vetrine che non dovrebbero più riaprire. L’altra, poco distante, è quella di Bottega Veneta (Gucci Group). Un altro segno della crisi? Anche le grandi griffes fuggono da Portofino? Del resto, aveva già gettato la spugna Cartier (subito rimpiazzato, però). Pane per i denti di chi da sempre denuncia la «smeraldizzazione» di Portofino, vale a dire quella calata delle grandi marche che ha cancellato a colpi di denaro i vecchi negozi del borgo, che ha spazzato il volto antico di questo paese che fu di marinai, rilevando alimentari, macellerie, mercerie - tanto che oggi per fare la spesa i portofinesi e i loro ospiti sono costretti a spostarsi nella vicina Santa Margherita Ligure. Un fenomeno che ha fatto schizzare alle stelle il prezzo del metro quadro e i canoni d’affitto (con il consenso, naturalmente, di chi ha venduto o ceduto, che ha visto lievitare il conto in banca) e che è parso inarrestabile. Ora, però, l’inversione di tendenza. Almeno, stando alle chiusure annunciate. Di crisi, però, non vuol parlare il vicesindaco Gianni Artioli. «Almeno, non contingente. In Comune le voci sulla boutique Dolce & Gabbana erano arrivate già a fine estate». Si sa che gli imprenditori vedono prima e lontano. E’ vero anche che gli stilisti hanno aperto un grande negozio monomarca a S. Margherita. Praticamente a un tiro di schioppo da quello del borgo. «Sì, ma avere una vetrina a Portofino è una scelta d’immagine. Non penso che questi grandi gruppi si fermino al conto economico, alle vendite e al tenore dei canoni d’affitto dei loro negozi», aggiunge Artioli. «Mi sembra, inoltre, che per Dolce & Gabbana si parlasse di spazi troppo piccoli e dell’intenzione di trovarne nuovi più ampi. Non so però come faranno, perché a Portofino non c’è più un buco disponibile». E il negozio di Bottega Veneta? «Non so, magari guardo la prossima settimana in Comune», si smarca il sindaco, Giorgio Devoto. «Mi sembra che lamentassero una posizione delle vetrine un po’ nascosta. Ricordo che avrebbero voluto la fetta di suolo pubblico davanti al negozio, che però è già assegnata al ristorante confinante» è più loquace il vicesindaco. E se invece le ragioni fossero di meri costi? E se fosse un segno della crisi? Anche a Portofino le cose possono cambiare.

Dolce & Gabbana alla prima della scala

Dolce & Gabbana bocciano la scenografia alla prima della Scala di Milano.


"La scenografia è cimiteriale e troppo sobria, quando uno va alla scala ha voglia anche di sognare con scenografie perchè no anche barocche e abiti molto belli".

Stefano Gabbana indossava orecchini e anello di rubini abbinati al papillon rosso su smoking rigoroso.

New DG Limited Edition Glasses: Swarovski e Perle

Swarovski e Perle: La collezione Dolce & Gabbana in edizione limitata ancora più preziosa ed esclusiva grazie a quattro nuovi modelli dalle linee eleganti, seducenti ed estremamente Femminili.
La ricercatezza dei materiali, le tecniche di fabbricazione d'avanguardia, la cura estrema per il dettaglio, sono declinati in una collezione dallo stile unico e sofisticato.
Le linee eleganti delle montature, le lenti delicatamente sfumate e le aste in cui le pietre sono incastonate con lavorazione artigianale, sono dettagli che garantiscono massimo comfort e mantengono quel tocco di inconfondibilità che da sempre distingue lo stile Dolce & Gabbana.
L'elegante astuccio realizzato appositamente per la collezione e rivestito internamente da un prezioso velluto di seta completa il profilo di questa proposta Dolce & Gabbana, distribuita in selezionati punti vendita in tutto il mondo.

Giro d'Italia: Dolce & Gabbana firmeranno la Maglia Rosa

Tutte a chiedersi come sarà la piú importante corsa ciclistica italiana versione fashion. Per il centenario del Giro d'Italia, infatti, Dolce & Gabbana firmeranno la mitica maglia rosa. E cosí la corsa, che partirà da Venezia il 9 maggio, festeggerà il compleanno in grande stile. La maglia verrà presentata a Milano, nella sala Montanelli del Corriere della Sera (presenti i campioni Ivan Basso, Danilo di Luca, Damiano Cunego e Gilberto Simoni). La griffe non è nuova a liason con il mondo dello sport: è già stata sponsor del Milan e ha scelto, tra gli altri, il giocatore di rugby Sergio Parisse come testimonial dell'ultima campagna underwear.

La firma di Dolce & Gabbana sulla "rosa" del Centenario

Il simbolo del primato nell'edizione 2009 del Giro d'Italia porterà una griffe di grande prestigio, quella degli stilisti milanesi. Il 12 dicembre Di Luca, Simoni, Cunego e Basso a Milano per la presentazione.

Una firma dell’alta moda italiana, e di quelle che pesano: Dolce & Gabbana.
La maglia rosa del Giro d’Italia 2009 – quello del centenario – per la prima volta sarà fashion, disegnata per l’appunto da due degli stilisti più famosi al mondo che in campo sportivo avevano già lasciato il segno nel calcio (sponsor Milan) e nel rugby (tra i testimonial dell’ultima campagna underwear c’era anche Sergio Parisse).
Appuntamento per il 12 dicembre a Milano, vigilia della presentazione della corsa rosa che quest’anno si svolgerà al teatro La Fenice di Venezia, nella sala Montanelli del Corriere della Sera. Per il battesimo di una maglia rosa mai così alla moda attesi Ivan Basso, Danilo Di Luca, Damiano Cunego e Gilberto Simoni: un poker che mette insieme 5 Giri d’Italia, e potrebbe non essere finita qui.

Jessica Alba in Dolce & Gabbana alla presentazione del Calendario Campari


Per la presentazione del calendario Campari, di cui qui trovate tutte le immagini, la bellissima Jessica Alba si è presentata ieri al Palazzo della Permanente di Milano in un total look rosso Dolce & Gabbana. L’abito, in tessuto di seta rosso, quasi a voler ricordare il drink, era indossato dall’attrice con scarpe e cintura gioiello coordinate e fa parte della collezione Primavera Estate 2009.

L'ironia chic di Dolce & Gabbana


Già tempo fa vi avevamo mostrato le prime immagini della nuova campagna Dolce & Gabbana per la collezione Cruise 2009 con Claudai Schiffer testimonial, ora ecco nuovi, ironici scatti che sembrano far prendere a questa 'giornata al mare' in Dolce & Gabbana style tutta un'altra piega...
Guarda le nuove foto della campagna Dolce & Gabbana con Claudia Schiffer testimonial
'atteggiamento dei 'vicini d'ombrellone' della super model Claudia Schiffer è infatti decisamente mutato rispetto ai primi scatti: da una pacifica e piacevole convivenza la nuova testimonial di Dolce & Gabbana si trova improvvisamente ad essere guardata con sdegno, diffidenza o perplessità (è il caso della simpaticissima vecchietta col buffo paio di occhiali dietro la panchina).
Una sottile ironia chic, questa della nuova campagna Dolce & Gabbana Cruise 2009 che traspone nella figura di Claudia Schiffer il messaggio di una diversità coraggiosa, la voglia di ostentare un look sofisticato a dispetto di chi ci circonda, il trionfo dell'originalità che ci distingue dagli altri. Meno artificioso e simbolico lo scatto per la linea Dolce & Gabbana Cruise 2009 Eyewear, con il primo piano della super model sullo sfondo della medesima location costiera.

'Diamonds & Pearls' il nuovo libro di Dolce & Gabbana


"L'immaginazione governa il mondo"
Il glamour, il lusso, la donna perfetta, la bellezza assoluta nel nuovo libro di Dolce & Gabbana.
Glamour, luxury, the perfect woman - and absolute beauty captured in the new Dolce & Gabbana Book.

D&G e la tendenza Tartan

Per questo inverno esplode la mania per il tartan, tessuto scozzese della tradizione che viene declinato in modi differenti, tutti molto contemporanei.

Tra le varie tendenze più in auge in questo periodo, sia per quanto riguarda la moda maschile che quella femminile, c'è il rinnovato amore che gli stilisti hanno espresso per il tartan in tutte le sue sfumature. Il celebre tessuto scozzese caratterizzato dal pattern a quadri in vari accostamenti di colore, in origine era utilizzato per realizzare i famosi kilt. Successivamente la sottocultura punk lo ha decontestualizzato conferendogli un significato molto più trasgressivo e oggi molti stilisti di grido lo propongono in passerella donandogli gusti differenti. Così Dolce & Gabbana, sia per la linea di punta che per quella giovane, usa il tartan per realizzare abiti voluttuosi e giacche di taglio sartoriale da portare anche la sera.
Se per la collezione di punta Dolce & Gabbana si ispira ad un'eleganza rassicurante, anche la linea giovane targata D&G propone un glamour rustico che recupera la migliore tradizione sartoriale italiana.Per la donna abiti voluttuosi, gonne kilt, giacchine in tartan, blouson leggere e l'immancabile foulard stampato al collo o in testa, per un'eleganza aristocratica. Ma anche l'uomo D&G sembra aver dimenticato lo stile easy dei tempi passati e preferisce pantaloni in lana dal taglio elegante da portare con giubbini in pelle, gilet e cravatta abbinata. Per la sera bellissima la giacca dal taglio rigoroso in tessuto tartan abbinata a papillon nero e stringate in vernice.

Naomi presenta la sua linea aspettando le nozze...


Naomi Campbell ha presentato la sua nuova linea 284 a San Paolo (Brasile).La Campbell, che recentemente ha completato il suo servizio presso la Comunità a New York per aver assalito la sua assistente, ha lavorato in team con l'emergente designer Christopher Kane per creare la sua collezione di lingerie. Di recente si sono inseguite le voci su un possibile matrimonio della supermodella con il compagno, il milionario Vladislav Dororin. Naomi avrebbe già commissionato l’abito da sposa agli amici stilisti Dolce & Gabbana e inviato le partecipazioni agli invitati. Manca solo l'annuncio del fidanzamento.... L'anello, invece, non sarebbe una semplice fede, ma un prezioso da mille e una notte che Dororin ha commissionato a una delle più famose gioiellerie russe. Lei al momento non conferma, ma neanche smentisce.

Naomi si sposa!

Per Naomi Campbell sembra finalmente arrivato il momento delle nozze. La top model con il compagno Vladislav Dororin fa sul serio. Tanti sono gli indizi che fanno pensare a un matrimonio da sogno tra i due. Uno su tutti: Naomi avrebbe commissionato l'abito da sposa agli amici stilisti Dolce & Gabbana. Ma c'è di più. Niente si sa della data in cui dovrebbe svolgersi la cerimonia, però pare che la Campbell abbia già inviato le partecipazioni a molte centinaia di invitati. Poi c'è l'anelllo che infilerà all'anulare. Non una semplice fede, ma un prezioso da mille e una notte che Dororin ha commissionato a una delle più famose gioiellerie russe. Naomi, da quando ha iniziato la storia d'amore con il milionario, ha sempre parlato di lui in termini entusiastici. "E' un uomo meraviglioso e un padre perfetto", ha detto. Non resta che dirgli di si davanti a un altare.

Dolce & Gabbana and Dj Set FIRENZE


Ieri sera (18 novembre) e' stata la volta del DJ SET presso il negozio di Firenze. 
Serata all'insegna della 'Dolce Vita' e della mondanità all'interno di uno spazio insolito: il negozio di Via degli Strozzi che per l'occasione è stato trasformato in una discoteca affollata da clienti arrivati da tutta Italia.
Ancora una volta gli stilisti hanno confermato la capacità di saper organizzare un evento in grande stile.

Dolce e Gabbana: a tutto country

Dolce e Gabbana, D&G come voi fan preferite ricordare questi due stilisti (ehi, ma chi è Dolce e chi è Gabbana? Per noi resterà sempre un mistero, come se si trattasse di distinguere fra due gemelli), hanno proposto nella loro recente sfilata il ritorno del look country western. Non che ci abbia mai entusiasmato questo look country, però se la moda ci detta queste regole... cerchiamo di piegarci ma di non spezzarci! Dunque dicevamo, il look country proposto da Dolce e Gabbana è paradossalmente un look classico, quasi da dandy inglese, se non addirittura ricercato ed attento ai dettagli. La camicia a quadrettoni deve essere perfettamente intonata al foulard anni '50, così come gli inserti nei pantaloni devono richiamare le scarpe (assolutamente maschili) e la borsa. Se non l'avete notato la tendenza nelle borse è quella di proporre dimensioni oversize... estremamente comode quando ci si accinge a traslocare, ma obiettivamente ingombranti nella vita di tutti i giorni.

Trend d’Inverno: Le Cinture

Protagoniste già delle collezioni estive, anche per l’inverno 2008 stilisti e maison elevano le cinture da semplice accessorio a plus, per definire look e impreziosire abiti. Diverse per spirito e dimensioni, ce ne sono di tutti i gusti e si caratterizzano per la loro versatilità ed eleganza. Roberto Cavalli usa il contrasto tra la fascia nera e la decorazione aurea ispirata alle avvolgenti spire del serpente stilizzato nella fibbia. Yves Saint Laurent, invece, punta sul vintage, con una cintura in pelle con fibbia in ottone ovale di grandi dimensioni.
Vintage anche per Dolce e Gabbana, che per questa stagione propongono cinture testa di moro dalla pelle lavorata e vissuta e fibbie più sobrie ed essenziali.

Per Ralph Lauren il must dell’accessorio per l’Autunno Inverno 2008-2009 si chiama "Horse Head", è in cuoio lavorato in Italia ed è dedicato a donne di carattere. La fibbia artigianale, in ottone lucente, riproduce la testa di due cavalli, interpretati con grande senso del dinamismo. Infine troviamo Fendi, che punta sull’eleganza senza tempo della classicissima e tradizionale cintura "Fendi Lady belt", con la fibbia a doppia F rovesciata, per uno stile riconoscibile ma mai urlato.

Dolce & Gabbana: I più amati dalle Star

In quella & che unisce i cognomi di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, c’è molto di più di una semplice stretta di mano in affari, c’è il segreto di un successo planetario che si è realizzato grazie all’intesa, alla sintonia, all’eterno confronto che ha ispirato e stimolato questi due brillanti stilisti in più di venti anni di collaborazione. Il marchio Dolce & Gabbana ha saputo rievocare le atmosfere neorealiste e popolari caratteristiche del Bel Paese, riuscendo a conservare intatto il fascino di un’ Italia speciale e carica di umanità agli occhi del mondo. Domenico e Stefano si incontrano nel 1981 quando sono poco più che ventenni a Milano. Domenico è originario della Sicilia e fin da bambino bazzica il mondo della moda poiché il padre Saverio è titolare di una piccola azienda di abbigliamento. Stefano invece fa il grafico e a Milano ci è nato e cresciuto. Per puro caso i due cominciano a sviluppare assieme dei progetti, finché nel 1984 decidono di mettersi in proprio e aprire uno studio. Da quel momento in poi la loro ascesa sarà segnata da una scaletta fittissima di eventi e di conquiste che si susseguiranno a catena nel corso dei mesi. Nell’85 Beppe Modenese li invita a partecipare a Milano Collezioni nella sezione Giovani Talenti e Dolce & Gabbana, controtendenza rispetto alla moda della donna manager anni ‘80, decidono di presentare una donna glamour, decisa ma languida, stretta in guepiere di pizzo o con il reggiseno in evidenza, che suscita reazioni entusiaste. Fin da subito i due stilisti capiscono l’importanza di accompagnare il lancio delle loro collezioni con campagne pubblicitarie che riproducano su passerella uno spaccato italiano fortemente legato al territorio. L’uomo e la donna Dolce & Gabbana, infatti, sono senz’altro spiriti liberi e cosmopoliti - qualunque mestiere facciano e qualunque sia la loro estrazione sociale - ma tornano entrambi volentieri a riscoprire le proprie origini, sfoggiando con molle sfrontatezza coppole, gilet o abiti gessati, oppure lasciando pendere sui seni rotondi i rosari della prima comunione. Alla fine degli anni '80 siglano un accordo con l’azienda di famiglia di Domenico Dolce per la produzione del prêt-à-porter, nell'89 sfilano a Tokyo e lanciano una linea mare, nel '90 presentano la prima collezione maschile e sfilano a New York dove aprono uno show room. Da una costa all’altra dell’oceano il loro successo è sulle T-shirt di tutti, originali o contraffatte, e le star fanno del marchio il loro credo in fatto di abbigliamento. Molti personaggi famosi, da Madonna a Tina Turner, si espongono in prima persona per pubblicizzare l’immagine dei due amici stilisti, partecipando agli eventi da loro organizzati e indossando i loro abiti nelle occasioni pubbliche. Nel 1994 nasce D&G, la linea nata “dalla strada per la strada”, che si rivolge alle nuove generazioni, al popolo dei concerti live, di cui Dolce & Gabbana diventano sponsor, e che rappresenta quello stile un po’ edonista, anticonformista, che accosta il dettaglio prezioso ai jeans strappati. Dal 2000 in poi l’azienda punta a un’ulteriore diversificazione del prodotto, firmando linee di accessoristica, calzature, profumi e così via, diventando uno dei principali gruppi internazionali del settore dell’abbigliamento e dei beni di lusso e nel 2003 apre in via della Spiga a Milano la boutique “Dolce & Gabbana Vintage” che a vent’anni dall’esordio raccoglie i capi già divenuti storici. Grazie alla loro lungimiranza in campo artistico e finanziario D&G hanno realizzato un vero proprio miracolo all’italiana facendo apparire nell’armadio di Isabella Rossellini, come negli armadi di tutti, una semplice canottiera bianca, preziosa e insospettabile.

Un nuovo libro su Dolce & Gabbana


È prezioso come uno scrigno, e a buona ragione, il volume di Electa Diamonds&Pearls dedicato a Dolce&Gabbana (180 Euro). Il libro ripercorre il lato più glamour della storia stilistica del duo, che spesso ha usato i gioielli come elemento-chiave dei propri look. Per la realizzazione del volume, gli stilisti hanno riportato alla luce, dal loro personale archivio, abiti e accessori dal deciso gusto décor: particolarmente presenti sono le creazioni dei primi Anni '90, spesso decorate da applicazioni di gemme e pietre variopinte. Immancabili i bijoux di Swarovski e le perle, elemento irrinunciabile per la femme fatale mediterranea immaginata dalla coppia... La stessa che di sera sceglie uno dei tanti abiti ed accessori impreziositi da perline e paillettes, e che nel vuolume sono ampiamente rappresentati. Tutti questi tesori sono corredati da testi in italiano e inglese, ed illustrati dagli scatti di Guenter Parth, che si è diviso tra still life in studio e foto in esterni, creando immagini di grande atmosfera.

Beckham si prepara al super trasloco

Gli operai arriveranno la prossima settimana e solo allora i tranquilli abitanti di via Amedeo d’Aosta (Gad Lerner in testa) scopriranno cosa vuol dire vivere accanto al più bello, più ricco, più celebre calciatore del mondo: David Beckham ha preteso che nel superattico milanese arrivassero subito le sue piante portafortuna, ma per realizzare il desiderio del neo acquisto rossonero bisogna fortificare la pavimentazione della terrazza. Da qui, i lavori. Nel frattempo dovevano arrivare gli scatoloni stracolmi di vestiti già imballati nella residenza di campagna nell’Hertfordshire, visitata però dai ladri tre settimane fa. Arriverà presto a Linate, invece, l’aereo pri­vato da 7 milioni di sterline che farà la spola tra Milano e l’altra parte dell’Atlantico: servirà a tenere unita il più possibile la famiglia durante i suoi mesi milanesi, che inizieranno a gennaio, visto che la moglie Victoria e i tre figli Brooklyn, Romeo e Cruz reste­ranno nella villa di Beverly Hills, ufficialmente per gli impegni scolastici dei ragazzi. Stando a quanto racconta il “Daily Star”, il futuro calciatore del Milan avrebbe messo gli occhi su un lussuosissimo Bombardier Learjet. Insomma, un vero e proprio ciclone si sta riversando tra Porta Venezia e corso Buenos Aires a pochi passi dallo storico Bar Basso. Paolo Maldini, che si è fatto in quattro per trovargli casa, si pentirà presto? Niente paura, la casa, come il calciatore, è affittata solo per l’inverno. E poi tutto si perdonerà al giovane David, 33 anni, 31 milioni di euro di entrate l’anno. Una macchina da soldi: 15 milioni di euro alla voce sfruttamento dell’immagine commerciale tra biglietti, magliette vendute, tournée e merchandising vario, almeno secondo la proiezione di quanto Beckham ha spostato altrove. Gongolano, poi, in via della Spiga Dolce & Gabbana visto che a gennaio l’inglesino d’oro scenderà in campo con la divisa del Milan firmata D&G. Victoria, tano per non stare a casa ad annoiarsi, ha firmato intanto un contratto esclusivo con Armani. La Posh, in forza all’accordo che è a livello internazionale, si impegna a promuovere la linea di lingerie della maison milanese. La campagna pubblicitaria partirà in occasione della presentazione della collezione Emporio primavera 2009. E se il contratto del marito proseguirà oltre lo stabilito, chissà se l’ex Spice Girl sbarcherà stabilmente sotto la Madonnina? La storia si ripeterebbe: quando Becks andò a giocare al Real Madrid, nel 2003, si stabilì in Spagna senza la famiglia; solamente nell'estate 2004 Victoria lo raggiunse. E vissero felici e contenti.

Dolce & Gabbana presenta DJ Set


Le boutique di Dolce & Gabbana si trasformano in DJ SET: musica, jet set, celebrities.


What I migliori Dj del pianeta reinventano l'habitat delle boutique Dolce & Gabbana, trasformandole in una location di musica e di puro intrattenimento.
Who Celebrities e jet set, socials e new young upcomers: un ristretto e selezionato gruppo di ospiti avrà il privilegio di ricevere un invito personale ai DG Set.
Where Nelle boutique Dolce&Gabbana di: Madrid, Miami, Hong Kong, Tokyo, Istanbul, Atene, New York, Firenze, Dubai, Monaco, Parigi, Mosca, St. Tropez.
When Madrid - 30 ottobre 2008 Firenze - 18 novembre 2008 Hong Kong - 5 dicembre 2008 Tokyo - 11 dicembre 2008
Why La boutique non è solo shopping. È un club istantaneo. Con bar, musica, cocktail e socials. Un luogo di divertimento e svago. Di scoperta e incontri.

Foulard mania D&G

Torna di gran moda il foulard; e non solo da legare ai polsi come un bracciale, in vita al posto della cintura o, più classicamente, da portare al collo, ma torna alla maniera ‘alla contadinella’ o ‘alla zarina’. Infatti le collezioni per l’inverno di D&G è completata in ogni look dal fazzoletto legato sotto il mento.

Olga Kurylenko in Dolce & Gabbana

Olga Kurylenko in Dolce&Gabbana alla première del film “Quantum Of Solace” (Roma, 5 Novembre), ha indossato un abito guepiere in seta stretch con alte balze di chiffon nero, cruise 09 di Dolce & Gabbana. Olga Kurylenko ha indossato gioielli de GRISOGONO.
Daniel Craig ha indossato un total look Prada.

Claudia Schiffer x Dolce & Gabbana Cruise 2009

Ecco le immagini del nuovo shoot fotografico che vede Claudia Schiffer testimonial delle proposte Cruise 2009 di Dolce & Gabbana.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno voluto la top model Claudia Schiffer (già protagonista per volontà di Karl Lagerfeld della campagna Chanel di questa stagione) per interpretare la loro campagna cruise primavera-estate 2009. Con un mood e atmosfere da modern pin-up, un atteggiamento forte ma chic, per spiagge d'elite...

Dolce & Gabbana: The Good Shepherd


Se siete tra i fortunati che hanno ricevuto l’invito diretto DG per assistere all’opera fotografica di Michael Roberts The Good Shepherd Photo Exhibit & Book Signing, non prendete assolutamente impegni per il prossimo 5 Settembre e volate subito a New York, precisamente all’825 di Madison Ave, sede del negozio D&G, dove ammirare la nuova collezione autunno inverno Dolce & Gabbana… e ovviamente il bellissimo Evandro Soldati protagonista degli scatti.
Dolce & Gabbana propongono un evento innovativo, che permetterà di mostrare al pubblico la nuova collezione maschile attraverso gli scatti di Michael Roberts, raccolti nell’opera The Good Shepherd, il Buon Pastore. A fare da scenario alle bellissime immagini e all’ancor più bello Evandro Soldati, è uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia: l’Etna con il suo paesaggio affascinante e malinconico.

Le scarpe pazze dell’autunno-inverno 2008/09



Tutto è cominciato dalla rivoluzione delle punte...
L’avrete notato: la moda non è più così dittatrice, negli abiti come nelle scarpe. Pensate, appunto, alle scarpe; solo pochi anni fa non avreste potuto scegliere che tipo di scarpa indossare. Negli anni ’80 le punte erano arrotondate, non c’era scampo, poi è stata la volta delle punte affilate e, anche lì, non c’era scampo, tranne una breve stagione che vide regnare le punte squadrate.
Guardate le vetrine oggi: vi potete trovare indifferentemente tutti i tipi di punte, tonde tradizionali oppure più tozze, lunghe affilate, corte squadrate, open toe. E poi il resto. La suola può esser tradizionale, ma anche col plateau (molto in voga dallo scorso inverno), e i tacchi vanno sottili o grossi, a stiletto o a cono o squadrati, alti o bassi, l’importante è che siano originali.
Di modelli ne troverete tantissimi - le patite delle scarpe potranno anche perdere la testa – ma la caratteristica principale dell’innovazione calzaturiera di questa stagione è che le principali maison hanno presentato modelli più vicini all’opera d’arte (e al gioco d’equilibrio) che alla pratica calzatura di stagione.
Qualche esempio? La scarpa stringata di Dolce & Gabbana, stampata che sembra di pelliccia, punta tonda e profili di cuoio marrone, tacco grosso, alto, squadrato e dorato. Ditemi voi quando mai avete visto una scarpa così. Sempre stringata, ma modello francesina, ecco l’originale esemplare di Giuseppe Zanotti Design, open toe in vernice nera stampata e tacco a spillo marrone.
È spuntato anche il modello di Bally, con sei cinturini che legano il collo del piede, il tacco è alto ma non sottilissimo. Sembra uno stivale di pizzo nero il modello di René Caovilla, invece è una décolletée con tacco a stiletto abbinata ad una sexy ghetta. Il tacco altissimo e sottilissimo più plateau interno della scarpa spuntata di raso di seta di Le Silla, vi permetteranno di elevarvi di 12-13 centimetri (se siete capaci di camminarci) e la decorazione di cristalli Swarovski vi daranno quel tocco d’eleganza in più.
Se però amate stupire, indossate i sandali di Miu Miu, quelli ricoperti di paillettes con plateau e tacco scultura, o quelli con i tacchi scolpiti in forme originali e colori a contrasto che sembrano veri oggetti di design. Non è da meno il doppio plateau della décolletée di Louis Vuitton, se avete voglia di spendere la modica cifra di 2.200 euro.
Versace presenta una scarpa dal tacco altissimo e plateau che sembra spezzato, creando così un effetto ottico di strane proporzioni ed equilibri che non si sa come possano reggere la persona che la calza. I plateau di Giambattista Valli sono invece altissimi e sagomati, un’esercizio di stile del suo creatore e un esercizio di stabilità per la coraggiosa acquirente.
Infine un tocco romantico e vezzoso per le sognatrici. Per loro c’è la scarpa di Prada, delicata décolletée spuntata, con piccolo plateau, impreziosita da grandi ruches sulla punta, sul tallone e sul tacco. Le moderne principesse sono accontentate.

Dolce & Gabbana e la bambola Regina


Dolce & Gabbana Regina
Sa robe est en organza de pure soie italienne entourée et pintée à la main.
Elle est née à Milan, juin 2008.

Dolce & Gabbana e Unicef 2008 presenta Frimousses de Createurs

Dal 2003, i più grandi stilisti si mobilitano ogni anno per aiutare i bambini di tutto il mondo realizzando, appositamente per l'UNICEF, bambole da collezione. Ognuna è un’opera d’arte unica. Le Frimousses d'Autore saranno in mostra dal 18 al 23 novembre 2008 presso il Petit Palais di Parigi.
Le bambole firmate saranno poi vendute all'asta il 27 novembre 2008 presso Drouot Montaigne, prestigiosa casa d'aste parigina o, per la prima volta quest'anno, ssu http://www.gazette-drouot.com/annonceurs/unicef/frimousses.html.
L'intero ricavato delle vendite sarà devoluto all'UNICEF per finanziare i suoi programmi di vaccinazione. Nel 2007 l'UNICEF ha impiegato i 220.000 euro ottenuti dalle vendite per il finanziamento di 250 centri nel Darfur che si occupano della vaccinazione dei bambini con meno di cinque anni contro le sei malattie infantili più mortali o invalidanti: tubercolosi, morbillo, poliomielite, difterite, pertosse e tetano. Dall'inizio della vendita delle Frimousses d’Autore, 31.000 bambini sono stati vaccinati grazie ai fondi raccolti.
Anche quest'anno quasi 100 fra stilisti e artisti parteciperanno al progetto organizzato da UNICEF Francia e patrocinato da Laeticia Hallyday, moglie del famoso cantante francese Johnny Hallyday.

Cappelli bon ton: Basco e Coppola

La cloche la portavano tanto la scrittrice Virgina Wolf e, guai a dimenticarlo, la divina Greta Garbo e la grande Coco Chanel. Il cappello, infatti, ha sempre il suo fascino bon ton, soprattutto un tipo: una sorta di piccola campana che ci infiliamo sulla testa per essere un po’ chic e d’altri tempi. Lasciamo alle cerimonie e alle signore un po' retro il cappello a larghe tese, decisamente insadatto a ragazze moderne come noi: la cloche, invece, è un copricapo adattissimo a noi giovanissime e portabilissimo in tutte le stagioni.
In inverno, per esempio, sono tantissimi i modelli che si vedono in giro nei negozi, anche se, a volte, è difficile scovarli, essendo le vetrine sommerse di berretti antifreddo con tanto di pon pon alla tirolese. Ginger, nella galleria immagini, vi propone tantissimi modelli presi qua e là, avendo cercato nel vasto mondo del web, cloche fatte dei materiali più invernali possibili: feltro e lana in primis.
Ricordate però che anche la testa, come il corpo per l’abbigliamento e i piedi per le scarpe, segue un suo galateo da tenere bene in vista. Secondo il "galateo del cappello", infatti, ogni modello di copricapo va usato in determinate situaziioni e non in altre, per evitare di andare “fuori di testa”!
La bandana, ad esempio, è nata negli anni 60 con i figli dei fiori ed è stato il capo feticcio di numerose star del rock, come Jimi Hendrix, e Little Steven: il fazzoletto colorato di cotone, quindi, va usato solo inun contesto casual e portato solo da ragazze molto giovani. Perfetta in vacanza, vi farebbe fare una figura da "coatte" a scuola o in discoteca!
Il basco, il copricapo in tweed o velluto, in origine usato dai gentiluomini degli anni 30, va portato solo all'esterno, se volete essere considerate beneducate! Lo stesso vale per la coppola, il cappello che si è recentemente allontanato dalle origini mafiose grazie alla rivisitazione di Dolce & Gabbana.
Il berretto da baseball con visiera è decisamente sopravvalutato e adottato da diverse persone con diversi stili : voi usatelo solo quando fate sport o dovete proteggervi dal sole!

Gli sguardi tristi dell'alta moda

Roma, via dei Condotti, sabato pomeriggio. Migliaia di persone si schiacciano l´una contro l´altra nello struscio dell´alta moda. Nessuno entra nei negozi che brillano di ori e stoffe. I commessi di Gucci, Bulgari, Ferragamo, Armani, Dolce e Gabbana sono allineati come soldatini di guardia. Guardano con un sorriso triste la gente che passa. Aspettano almeno qualche attrice della festa del cinema, anche se molte hanno dato forfait. Loro, però, non pagano, quindi non vale, è troppo facile. Si annuncia un Natale sobrio. Speriamo passi in fretta.
La situazione non è differente a Milano, in Montenapoleone. La congiuntura negativa è stata confermata dalle settimane della moda. Il simbolo della crisi è la notizia più divertente della settimana. Il ladro che, fingendosi un lavavetri professionale, sfila addirittura una vetrina senza che nessuno se ne accorga. Ti aspetti che possa capitare solo a Napoli o a Roma, invece è Milano. Geniale.
Nelle città grandi e piccole, come succede da sempre a Londra, qualcuno apre un seggiolino in un angolo della piazza, monta un piccolo leggio e declama "Gomorra", il libro di Roberto Saviano. A Roma sotto la galleria Colonna l´ho visto fare da un giovane tunisino. Una donna gli ha dato un euro. Lui lo ha restituito con un gesto gentile e le ha detto pure grazie.
In via Rinascimento c´è un´antica barberia. L´uomo delle forbici si chiama Enzo e non ha età. I suoi clienti abituali sono Letta, Cossiga, Andreotti. Ora ci va anche un parlamentare milanese. Gli altri lo guardano come un cane in chiesa.

Bellucci mise sexy in Dolce & Gabbana al Festival del cinema di Roma

Che gli uomini piantino le donne non fa notizia, quindi non dovrebbe neppure fare cinema; che uno barbuto, certo con un bel sedere, che ogni mattina alza la saracinesca della farmacia dove lavora e per il resto non pare emanare scintille, pianti una bellissima signora che dirige una galleria d´arte Moderna a Torino (che nel film è l´ardita fondazione Sandretto Re Rebaudengo), la notizia la fa: soprattutto perché la bellissima è Monica Bellucci e si immagina che solo un demente possa desiderare di scappare da quella figurina sottile e morbida, da quei grandi occhi neri pensosi, da tutta la luce della sua candida carnagione. Invece ci hanno fatto anche un film, titolo L´uomo che ama, regista al suo secondo lungometraggio Maria Sole Tognazzi. «Perché capita, ed è capitato anche a me, sono passata da storie in cui a correre ero io e magari con scarso successo. Gli uomini cagnolino da tenere al guinzaglio non mi hanno mai interessato, sono quelli capaci di farci soffrire che ci stimolano». Monica Bellucci si muove estasiata nella sua nuova casa ai Parioli («Non ne potevo più degli alberghi») come fosse un giardino delle meraviglie, col grande terrazzo fiorito e le stanze luminose: «Me l´ha arredata una mia amica architetto, Laura Rubino, fino all´ultimo spillo: sono entrata e ci ho trovato tutto, anche le lenzuola, anche le pentole, anche la carta igienica». Si muove in cucina con disinvoltura da massaia umbra, prepara il caffè, offre dolcetti, risponde alla telefonata del marito che ha appena presentato a Parigi il suo ultimo film diviso in due parti, Mesrine, su Jacque Mesrine, grandioso criminale francese assassinato nel 1979. Vincent Cassel ha appena dichiarato alla stampa francese di essere innamoratissimo di sua moglie Monica. Dice lei: «Stiamo insieme da 15 anni e forse siamo ancora una coppia perché stiamo settimane lontani per lavoro. Ma io so che è ancora importante per me perché per esempio, quando ci diamo appuntamento in un ristorante dopo giorni di separazione, io sono la prima ad arrivare per poterlo aspettare e vederlo avvicinarsi a me, e provare ancora una sensazione di curiosità, di gioia». Bellucci porta sempre con sé la figliolina Deva, che ha 4 anni, è carinissima e molto vivace. «Parla già tre lingue, dove arriviamo le trovo subito un asilo. Per ora è la sua vita ad adeguarsi alla mia, ma quando dovrà andare a scuola e diventerà stanziale, sarò io ad adeguarmi alla sua: anziché 4 film l´anno, ne farò solo uno. Dove decideremo di vivere ancora non so, io sono una zingara e potrei scegliere Roma, o Parigi, o Londra». Qualche giorno fa Deva ha chiesto al papà che mestiere facesse, lui le ha detto, l´attore, come la mamma fa l´attrice. La bambina lo ha corretto, no, la mamma fa la mamma. «Mi sono commossa, vuole dire che lei non si è mai accorta che io lavoro». Monica conosce Maria Sole da anni: «Era una ragazzina timidissima che osservava tutto in silenzio. Mi incuriosiva lavorare con lei e poi questa storia mi piaceva, mi sembrava molto francese, con il protagonista uomo che soffre nel piantare una donna e soffre nell´essere piantato, senza per questo diventare uno di quelli della cronaca nera, che si appostano, perseguitano, pestano, minacciano». Sul set, invece della ragazzina schiava «ho trovato una tigre, una giovane donna forte che sa cosa vuole e come ottenerlo. Io credo che lei conosca gli uomini meglio di me; ha vissuto con un padre, Ugo Tognazzi, dalla vita movimentata, con tre fratelli, Gianmarco figlio come lei di Franca Bettoia (che nel film appare in un´inquadratura di L´uomo di paglia di Germi), Ricky e Thomas di due madri diverse. È cresciuta in mezzo agli uomini, ha imparato a smascherarli in silenzio, a captarne la fragilità, il lato femminile».
Ieri sera primo e forse ultimo tappeto rosso del Festival, percorso da una vera diva, Monica, vestita di nero Dolce e Gabbana, i primi stilisti che la fecero lavorare come modella più di vent´anni fa.
Assente il sindaco Alemanno: «Il red carpet è per gli attori e per i registi». E da domani, per quel che riguarda le star, bisognerà applaudire quel che passa il modesto convento.

Milan & Beckham


Il Milan di Berlusconi è stata la prima società sportiva italiana ad essere fortemente anche società di comunicazione e di business collegato al calcio. David Beckham è stato il primo campione dello sport a diventare star di grandezza assoluta capace di competere con quelle del pop e del cinema, diventando testimonial dei più prestigiosi marchi mondiali: il matrimonio con la Spice Girl, Victoria Adams, ha allargato ancor più le sfere dell'immagine ed ha aperto i sogni di milioni di persone in tutto il mondo a nuove favole con re e regine moderni. IlMilan e Beckham hanno portato due rivoluzioni che hanno aperto ere nuove...Il Milan fattura 276 milioni, il 20-25% è da diritti commerciali che quest'anno salgono a 60 milioni pur senza stadio e Champions. Beckham dichiara 28 milioni di euro al fisco di cui soltanto 8 da prestazione sportiva. Si calcola che Beckham al Milan per sei mesi (i primi?) possa fruttare 20 milioni e altrettanti siano gli introiti extra calcio per il «gold balls», come lo chiama Victoria. Il Milan porta un uomo da 200 mila maglie l'anno (record mondiale) in una squadra che è già Adidas e che ha per testimonial storico David per 8 milioni l'anno, ma genera anche un nuovo speciale circolo virtuoso che fa bene al gold sponsor Dolce & Gabbana e allo sponsor di Beckham, Giorgio Armani (28 milioni solo per l'intimo per 4 anni). Guarda caso Armani sta per aprire l'albergo da favola nel centro di Milano...

Madonna: Arriva Filth and Wisdom


Madonna ha presentato quello che sarà il suo primo film nel ruolo di regista. La diva dei palcoscenici ha lasciato per un giorno il suo tour "Sticky & Sweet Tour" per presentare "Filth and Wisdom" a New York, dove la cantante ha avuto la collaborazione di The Cinema Society e di Dolce & Gabbana e dove si è vista circondata da molti dei suoi grandi amici, tali come Jessica Alba, Brooke Shields, America Ferrara o Lidsay Lohan. "Sono molto contenta con il prodotto finale. La sceneggiatura è stata la mia parte preferita dentro del processo, perché è qualcosa di diverso di tutto ciò che di solito faccio e sento che porto dentro una scrittrice".

Le nuove geometrie per gli abitiscultura

In tempi di crisi come questi la moda riscopre le geometrie elementari. E il modo migliore per plasmare forme pitagoriche ancestrali con rigore moderno e un linguaggio efficace è senza dubbio la rilettura delle tecniche della scultura e dei metodi di progettazione delle opere architettoniche. In fondo fra abito e habitat il confine è evanescente e, come ben sanno gli stilisti, il prêtàporter è un fenomeno di design industriale. Sull’approccio architettonico alla couture tre grandi maestri, Christian Dior, Roberto Capucci e Gianfranco Ferré, hanno lasciato una lezione indelebile. L’ultimo è protagonista di un grande révirement affidato a due stilisti di peculiare talento, Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, artefici di forme che, spiegano i due designer, «catturano la luce sulla trama dei tessuti più classici e preziosi arricchiti da fibre metalliche e ipertecnologiche e la restituiscono moltiplicata nei bagliori dei dettagli e dei decori iridescenti che abbandonano ogni tentazione ornamentale per assumere una valenza architettonica». Insomma proprio come insegna l’architettura da Vitruvio in poi, il decoro non è mai fine a se stesso ma inerisce alla funzionalità stessa del progetto. Si tratta pur sempre di geometrie light, di volumi plastici che rimandano, pur con un occhio al futuro, ad antiche, e tuttora validissime, strategie di seduzione. Come suggerisce anche Donatella Versace: «Sono partita da uno studio di forme applicate alle superfici con abiti corti dalla sensuale linea a scatola che, grazie a un effetto ottico, crea l’illusione di un punto vita più sottile» e così infonde ai codici della maison un’impronta assolutamente moderna. E se Giambattista Valli, fra forme a sacco, moduli asciutti e romantici e colli importanti e strutturati offre un saggio di rara perizia sartoriale ispirandosi al mito di Apollo e Dafne così come trasfigurato dalla sapienza plastica di Antonio Canova, da Jil Sander Raf Simons delinea silhouette che sarebbero piaciute a Brancusi, Giacometti e Modigliani, verticali e affusolate come le linee slanciate del corpo di Kiki de Montparnasse. «Ho usato la poesia e le tecniche della progettazione architettonica virtuale e della grafica 3D per sottolineare volumi e silhouette», fa eco Ennio Capasa, anima creativa di Costume National che concepisce tailleur dai tagli geometrici dalle stampe aerografate a mano e dai moiré digitali a rilievo. Geometrie light è anche il mantra di Dolce & Gabbana che forgiano top dalle maniche rotonde ma bidimensionali in un tripudio di trame barocche che inneggiano ai fasti della sicilianità. C’è un grande interesse per la scultura e per l’architettura anche nelle creazioni di Gaetano Navarra e di Manuel Facchini, stilista di Byblos. Stavolta l’estroso e colto designer mutua dalla natura le forme garbate delle farfalle per tradurle in volumi liquidi e leggeri a racchiudere il corpo in un bozzolo caleidoscopico.

D&G festeggia la prima boutique a Pechino ed il debutto della D&G Time&Jewels in Cina

468 metri quadrati su due livelli all'interno dell'esclusivo Beijing Yintai Centre. Sono questi i numeri con i quali D&G debutta sulla piazza di Pechino città in cui il brand ha inaugurato oggi il suo primo monomarca. Giochi di specchi e vetro trasparente creano un'atmosfera glamour e sofisticata all'interno di uno spazio ove si possono trovare tutte le collezioni del marchio, D&G Donna, D&G Uomo, D&G Underwear, D&G Sunglasses e D&G Time&Jewels. Quest'ultima linea approda proprio oggi in Cina dopo il successo riscontrato nei mercati di Italia, Europa e Stati Uniti. L'opening odierno va a rafforzare la presenza del Gruppo Dolce&Gabbana in territorio cinese paese nel quale è presente nell'area mainland con 3 boutique momomarca ad insegna Dolce & Gabbana e con 5 store ad insegna D&G, di cui quello di Pechino è il primo di proprietà, ai quali vanno sommate le 2 boutique Dolce & Gabbana e le 3 D&G di Hong Kong e 1 flagship store Dolce&Gabbana e 1 D&G a Taiwan.

Trovato un accordo tra Marimekko e Dolce & Gabbana sull'utilizzo di "Unikko"

L'azienda di moda, Marimekko, laeder del mercato finlandese, ha comunicato ieri di aver concluso un accordo con l'azienda Dolce & Gabbana per l'utilizzo del suo marchio a fiori denominato Unikko, in precedenza utilizzato dalla "maison" italiana senza il permesso della casa finlandese. Le parti si sono accordate sul prezzo di utilizzazione del marchio per alcuni prodotti di Dolce & Gabbana e sono state chiuse tutte le cause giudiziarie in atto. Non sono state rese pubbliche le cifre dell'accordo. Il motivo Unikko era stato disegnato da Maija Isola nel 1964 ed è tornato di gran moda a partire dal 2000.

Il calendario Lavazza celebra l'Italian Style

Lavazza aggiunge un capitolo importante ai suoi celebri calendari, affidando la 17ma alla fotografa Annie Leibovitz, la più ricercata e celebre ritrattista contemporanea. Il tema sul quale Annie Leibovitz si è cimentata, è l'Italian Style. Per raccontare l'italianità, termine entrato a buon diritto nel nostro dizionario, Lavazza ha dunque chiamato una genialità capace di fondere icone del passato e del presente e di esprimere quello che l'"essere italiani" rappresenta nell'arte, nel cinema, nella moda, nella cucina, nella bellezza e nella sensualità.
Annie Leibovitz ha realizzato per Lavazza sette (sei relative alle tavole dei mesi più quella della copertina) immagini, o per meglio dire sette quadri, rappresentazioni di un viaggio surreale in un'Italia sofisticata e sedimentata nell'immaginario internazionale per definire una propensione e uno stile di vita unici al mondo. Tenendo sempre ben presente il simbolo stesso dell'Italian style, l'espresso Lavazza, la Leibovitz ha ambientato le sue fotografie con un richiamo alle opere di grandi maestri dell'arte, del cinema e persino della moda, giocando sapientemente con citazioni artistiche e atmosfere surreali tipiche del suo sguardo profondo.
Le immagini della Leibovitz che arricchiscono la grande galleria d'arte che i calendari Lavazza ormai compongono, sono opere che parlano un linguaggio teatrale che supera la realtà, con luci albeggianti di un certo stile fiammingo, tipico di questa artista. Opere che stupiscono, incantano o ancora fanno sorridere ma che sicuramente non lasciano indifferenti e sorprendono in modo diretto ed efficace.
Come l'immagine intitolata " Il Cinema", un tributo al grande maestro del cinema italiano, Federico Fellini, dove Annie Leibovitz si è ispirata alla scena icona che ha fatto conoscere la Fontana di Trevi in tutto il mondo. O l'immagine "Il Genio" che richiama giocosamente un simbolo della nostra storia e cultura, l'uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci, il cui studio viene riproposto in una versione femminile e sensuale, oppure la "Lupa", immagine-emblema di Roma, ambientata all'interno del Colosseo.
O l'immaginifico atelier dello scatto "La Moda" in cui, ancora una volta si inserisce, dettaglio sofisticato e fashion, l'autentico espresso italiano di Lavazza, con sfondo di splendidi e scenografici abiti da sera, prestati per l'occasione da due grandi protagonisti dell'alta moda internazionale, Dolce & Gabbana. O ancora il bacio che nella foto "La Seduzione", ha il Tevere sullo sfondo e una prospettiva e una luce che riecheggiano il Canaletto.
E il piatto più amato, degli incredibili spaghetti, dove l'allegria della modella come sublime ingrediente si fonde con la sensualità delle colline toscane che fanno da scenario. E, infine, l'immagine che simboleggia Venezia, la foto scelta per la copertina del calendario, che rappresenta con una maschera veneziana decisamente re-interpretata, una fra le icone della nostra cultura più conosciuta e amata nel mondo.
Lo stile del Calendario "The Italian Espresso Experience", è quello inconfondibile di Lavazza, raffinato ed elegante come sempre, e con una nota romantica, fil rouge di ogni immagine. A quanti le chiedono cosa ha significato per lei cimentarsi nell'interpretazione del calendario, Anne Leibovitz risponde:"Il Calendario Lavazza porta con sé una grande tradizione ed è un'ottima opportunità per esprimere al meglio la propria immaginazione. Il concetto creativo che ho voluto esprimere evidenzia in modo esplicito tutto il processo produttivo e i vari passaggi che hanno portato alla realizzazione di queste immagini icona e, durante le giornate di shooting, non abbiamo mai smesso di bere caffè Lavazza".
Dichiara Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image del Gruppo Lavazza: "Quando abbiamo messo a punto il nostro tema non abbiamo avuto dubbi sulla scelta di chi dovesse interpretarlo, su chi, nel panorama artistico internazionale, avesse uno sguardo disincantato e profondo, sensibile e "illuminante". Doveva essere per forza Annie Leibovitz. Non ci siamo posti il problema della nazionalità quanto piuttosto quello di affidare questa edizione a chi avesse la capacità di una corretta interpretazione grazie al proprio talento e la propria sensibilità. Perché se è vero che Lavazza è un'azienda italiana è anche vero che la sua "anima internazionale" le ha sempre permesso di allargare i propri orizzonti.".
Annie Leibovitz e Lavazza hanno chiamato, come protagoniste delle immagini, cinque celebri top model, ovviamente italiane. Eva Riccobono, Elettra Rossellini Wiedemann, Alessia Piovan, Gilda Sansone e Kate Ballo, ambasciatrici della bellezza italiana nel mondo, hanno avuto così l'occasione di cimentarsi in un tema e in una dimensione artistica diversa.
Il calendario 2006GUARDA LA GALLERY
Il calendario 2007GUARDA LA GALLERY
Il nuovo calendario Lavazza GUARDA LA GALLERY

Il mondo della moda vuole gli attori

E' da un paio di anni che il mondo della moda attinge da quello del cinema per trovare i testimonial dei loro prodotti. Le modelle e i modelli sono stati messi da parte, da gruppi come Louis Vuitton, Dior, Burberry, Armani, Dolce e Gabbana ecc... e le attrici e gli attori hanno preso il loro posto. Attualmente poi, la tendenza la fanno gli uomini: Josh Hartnettnuovo testimonial per Armani Diamonds, Sam Riley per Burberry, Jude Law per Dior, James Franco per Gucci, Matthew McConaughey per Dolce e Gabbana, Colin Farrell per Ralph Lauren, Alessandro Gassman per Harmont & Blaine, Clive Owen per Lancome, Ewan McGregor per Davidoff, Jonathan Rhys Meyersper Hugo Boss,Patrick Dempsey per Versace. Per non parlare poi del fronte femminile dove da Jennifer Lopez pioniera per Louis Vuitton a Anne Hathawayultima scelta di Lancome per il loro nuovo profumo Magnifique. Nel mezzo sono passate star come Uma Thurman, Kirsten Dunst, Scarlett Johansson, Monica Bellucci, Vanessa Paradis, Charlize Theron, Sharon Stone, Nicole Kidman. Quest'ultima insieme al suo amico regista Baz Luhrmann, con cui ha realizzato Moulin Rouge e all'inizio del prossimo anno arriverà Australia, hanno creato un vero e proprio film per il profumo Chanel N.5. Mentre George Clooney si è parecchio seccato quando alla Mostra di Venezia una giornalista gli ha fatto notare che lui è testimone di un prodotto fatto da una multinazionale 'politicamente scorretta'.

Felice, invece, della sua nuova liaison con Dolce&Gabbana è Matthew McConaughey perché ama il loro mix “hip e classico”, e si è anche divertito a girare lo spot con Jean-Baptiste Mondino a Parigi (musica di Miles Davis). "È stata una nuova esperienza per me - ha affermato il protagonista di Come farsi lasciare in dieci giorni - non farei mai una pubblicità che non fosse in sintonia con chi sono e il mio stile di vita. Non potrei fare il Marlboro Man perché anche se è cool, io non sono un fumatore e non voglio essere associato alle sigarette". E che fine hanno fatto i volti della moda? …hanno lasciato la passerella e si sono buttati nel cinema? Chiedetelo a Justin Chambers, uno dei modelli più conosciuti negli anni ’90 grazie ai suoi poster in mutande Calvin Klein, che adesso ricopre uno dei ruoli centrali di Grey’s Anatomy dove ha già interpretato 75 episodi ed è uno dei medici più amati e ammirati della serie.

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