L'estate in pigiama di Dolce & Gabbana

Buttare a mare le difese da super uomo. La primavera estate si prennuncia - almeno nella moda- al riparo dallo stress, dal super lavoro, dalla smania di fare le scarpe al vicino di scrivania. La smania di potere ha stufato. Si fa largo con i primi caldi la voglia di relax assoluto. Dove il vero lusso è il tempo libero, dove i veri valori rispuntano come funghi dopo una lunga pioggia. Nell'estetica questo bisogno si traduce con il capo più comodo in assoluto per l'uomo, il pigiama, che esce allo scoperto, sublimato in primis da Dolce e Gabbana e poi da altri. Riveduto e corretto con un’ ottica chic. Dimenticate i pigiami da corsia d'ospedale. Pensate piuttosto a quelli dannunziani o in voga nei party glamour a New York, frullate il tutto e otterrete modelli asciutti, ricercati nei dettagli, pensati per volersi bene, da dandy . Stretti sopra, morbidi sotto, nei pantaloni da jogging, ormai un classico come le sneaker. Da portare con le pantofole, non le babbucce alla Briatore, ma le ciabatte. In coccodrillo, of course. E limited edition. «Segno che tutto non è per tutti», dicono i Dolce e Gabbana. Il bisogno di svoltare è forte, ma le rivoluzioni violente nel guardaroba di lui non pagano. Dolce e Gabbana la cravatta la lasciano, ma assottigliata come una tagliatella, qualche volta sfrattata addirittura dal papillon. Il collo a scialle delle vestaglie, declinato sulle giacche avvitate è una delle novità intorno al collo. L’altra riguarda il torace peloso: «Abbasso la depilazione da palestrato, orrenda». Comfort ricercato e naturalezza sono le parole chiave che coniugano il piacere del bel vestire alla libertà di movimento. D’altronde un sacco di gente lavora da casa al computer, chi li vuole più i doppiopetto da power-man? Il massimo è avere potere e esercitarlo con calma in vestaglia.

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