Tony Ward l'antimodel per eccellenza

Tony Ward incarna l’estetica avantpop applicata alla moda. Sempre pronto a sconvolgere i generi, eccessivo, iconico, rock, camaleontico, Tony è il primoantimodel (etichetta coniata apposta per lui) a imperversare per il fashion system. Lanciato in giovane età da un servizio fotografico “solo” per la casa di produzione COLT STUDIO Anthony Borden Ward diventa presto “Tony” il fidanzato di Madonna (siamo negli anni Novanta) che lo lancia nel rutilante mondo patinato della moda. Gli stilisti lo eleggono presto icona “altra” di bellezza: sono gli anni raccontati da Bret Easton Ellis in Glamorama, quelli dei boxer Calvin Klein (con la famosa campagna fotografica di Herb Ritts), di Hugo Boss e Dolce&Gabbana (che declineranno Ward in icona latina à la Giancarlo Giannini). Da lì le collaborazioni con il gotha dell’alta moda: Chanel, Karl Lagerfeld, Fendi, Roberto Cavalli.

Tony Ward viene immortalato dai più grandi fotografi al mondo come Steven Meisel, Steven Klein e Terry Richardson che cercano e celebrano le sue pose irriverenti, fisiche, spesso al limite del softcore. Registi e videomakers lo bramano altresì ed eccolo far capolino in alcuni dei più bei video della musica pop: Justify my love di Madonna girato dall’immenso Jean-Baptiste Mondino, I get weak di Belinda Carlisle girato da Diane Keaton, la futuribile e trashy Fastlove di George Michael e Say you’ll be there delle Spice Girls intente a riproporre l’immaginario di Faster Pussycat! 

Tony continua a essere un’icona “altra” anche in questo decennio, sempre pronto a sconvolgere i canoni e i registri ha partecipato a ben due delle pellicole più importanti del fotografo e regista underground Bruce LaBruce (Hustler White,L.A. Zombie) e nello stesso tempo presta il volto a una delle D&G Fragances Anthology insieme ad altri cinque supermodelli: Claudia Schiffer, Eva Herzigova, Naomi Campbell, Tyson Ballou e Noha Mills.

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