Dolce & Gabbana su GQ Italia

Finita l'era dell'uomo in giacca e cravatta dalle proporzioni perfette, Domenico Dolce e Stefano Gabbana ripensano alle forme e danno un taglio netto al passato. E anche ai tessuti. La giacca si accorcia di quasi cinque centimetri dal fondo e anche le maniche si fermano appena sopra il polso. I pantaloni, dunque, non più poggiati sul dorso del piede si ritagliano sopra la caviglia, mentre il cavallo si abbassa a metà coscia. È una collezione che strizza l'occhio a un look più giovane, senza perdere di eleganza, soprattutto per le giacche in velluto rosso fuoco o ricoperte da accecanti paillettes blu. E ancora completi in flanella, damascati, in Principe di Galles, denim e pelle stampata. Non manca la canotta, magari con le bretelle nere e lucide. L'ultima uscita è affidata a un "esercito in smoking" ma con la giacca di velluto sopra il jeans, più ampio e persino trattato. Nel parterre, l'étoile Roberto Bolle, il fotografo Francesco Scianna e l'intero team di boxe Dolce & Gabbana Milano Thunder. Special guest Bryan Ferry, icona degli anni Settanta all'epoca dei Roxy Music, che al mondo della moda si è recentemente avvicinato coinvolgendo la top Kate Moss per la cover del suo ultimo album Olympia.

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