Dolce e Gabbana "In Italia l'evasione è sport nazionale"

E' in dirittura d'arrivo la decisione del gup milanese Simone Luerti sulla richiesta di rinvio a giudizio per gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, accusati, assieme ad altre persone, di truffa ai danni dello Stato e infedele dichiarazione dei redditi per un'evasione fiscale di circa un miliardo di euro commessa tra il 2004 e il 2005. Del caso D&G e della presunta maxi-evasione fiscale scrive oggi anche il quotidiano statunitense Herald Tribune, che dipinge l'Italia come un "Paese dove l'evasione fiscale è giudicata da molte persone, comprese alcune nel mondo della moda, come uno sport nazionale".

Il pm Laura Pedio contesta un'evasione di circa 420 milioni di euro ciascuno ai due stilisti. Altri 200 milioni di euro di imponibile evaso, invece, sarebbero riferibili a una loro società. Stando alle indagini, iniziate nel 2007 dopo una verifica fiscale, la multinazionale della moda avrebbe costituito una società estera con base in Lussemburgo, che risultava essere la proprietaria dei marchi del gruppo e che di fatto, secondo l'accusa, veniva gestita in Italia.

L'Herald Tribune, dopo aver ricordato che D&G ha firmato gli abiti, fra gli altri, di Scarlett Johansson e Madonna, spiega che gli stilisti, "the celebrity duo", sono accusati di aver frodato il fisco, anche se il loro caso poi ha generato poco clamore in Italia, dove l'evasione è uno "sport nazionale". (fonte: milano.repubblica)

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