Il colossal siciliano di Dolce & Gabbana
Una parata di volti cinematografici scovati facendo scouting in giro per le città della Sicilia durante gli ultimi mesi. Un casting speciale, composto da 67 personaggi sconosciuti, tra i 15 e i 42 anni, con in comune una sola cosa: la loro sicilianità. Sono partiti proprio da qui Domenico Dolce e Stefano Gabbana per disegnare la primavera-estate 2013 di Dolce & Gabbana. Che prima di essere sfilata è un film, pasoliniano a tratti neorealista, decisamente italiano. Con sguardi che parlano da soli quando i ragazzi incedono sicuri e fieri in passerella. Raccontando la loro Sicilia davanti agli occhi di tutto il mondo. «Quando siamo scesi a Taormina per realizzare gli scatti della campagna pubblicitaria dell’autunno-inverno 2012/13 ci siamo resi conto che le comparse delle foto avevano volti più forti e intensi di quelli dei modelli... erano diventati loro i protagonisti. Mostravano una forza esagerata. Così abbiamo deciso di creare questa sfilata raccontando il maschile siciliano a 360 gradi, parlando dell’uomo vero». Così lo show che anima gli spazi del Metropol sembra la ricostruzione di una piazza sicula in un giorno di festa. Sulla passerella si alternano gli adulti che sorseggiano una granita al bar, in abiti sartoriali leggeri, evanescenti e in cromie assolate. Ci sono i picciriddi che giocano scappando dalle mamme urlanti, con le loro braghette rigate, effetto beachwear, e le T-shirt di cotone stampato con i pupi e i carretti. Ci sono i belli del paese, che spopolano nella piazza con fare sbruffone sfoggiando pant precisi e canotte sporty. E mentre il gruppo folkloristico anima l’atmosfera si rincorrono look da pescatore seducente, rigature che mimano il litorale di Cefalù e Letojanni, costumi da bagno effetto vitellone, accessori vintage (su tutto le borse effetto cartella da scuola) e un tailoring raffinatamente italiano. «In questo momento siamo contro tutto quello che è finto e artefatto, quello che non ha valore. Siamo convinti che l’unico cosa a vincere davvero è la sartorialità made in Italy. Perché questa crisi è figlia della bugia... noi vogliamo la realtà», ha aggiunto il duo. Annunciando che tutto il percorso legato show, dai casting alla sfilata, è stato filmato e potrebbe ben presto diventare un grande documentario, un reality-colossal dedicato all’estetica della sicilianità.
Giudizio. I Dolce & Gabbana raccontano la loro Sicilia con un escamotage cinematografico che emoziona. I capi che calcano la passerella restano fedeli al dna del marchio e i buyer applaudono. Il plus di stagione arriva dallo show: il duo inaugura un nuovo concetto di «moda reale», meno sognante e più fedele allo zeitgeist contemporaneo, che potrebbe diventare l’atout distintivo della griffe. Non resta che attendere le sfilate di Milano moda donna e vedere se la scelta estetica proseguirà anche sul versante femme.
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