Matthew McConaughey ha deciso di dare l'addio alle commedie romantiche.

Del cowboy (è nato in texas) ha lo spirito indipendente, i modi spicci e la falcata da Mezzogiorno di fuoco; del surfer californiano (vive a Malibu) ha il gusto dell'avventura e quel torso paparazzato a ripetizione; del gentiluomo del Sud ha la cortesia e il fare amichevole. Perennemente nella lista degli uomini più sexy del mondo, Matthew McConaughey sta vivendo un momento d'oro: due film in uscita, tre in produzione e ha appena portato all'altare Camila Alves, modella brasiliana che gli ha dato due figli (Levi, 4 anni,e Vida, 2 e mezzo) e ora è incinta del terzo, notizia che i due hanno subito cinguettato su Twitter. 
In Magic Mike (commedia di Steven Soderbergh ambientata nel mondo degli stripper, con il professionista Channing Tatum) Matthew è Dallas, il proprietario del club Xquisite Male Dance Revue, e si esibisce in uno spogliarello a dir poco… eccitante. 

Mica male la sua performance: non la spaventava l'idea di spogliarsi di fronte a un nugolo di fanciulle urlanti?
Certo, ma ho pensato: è la mia unica possibilità di essere uno stripper e non voglio avere rimpianti. Così ho cercato di trasformarmi in un mix tra Jim Morrison e il Malcolm McDowell di Arancia meccanica. 

Come ci si sente a essere un uomo oggetto?
Non mi è dispiaciuto affatto! Le donne, poi, non rispettano le regole dei club maschili: vogliono toccarti, vedere lo show. E così diventi Tarzan, il marinaio, il pompiere: dai vita alle loro fantasie. 

Lei intanto ha realizzato una fantasia di Camila, sposandola. Perché questa scelta dopo sei anni di vita in comune?
A farci decidere sono stati i nostri figli. «Perché noi ci chiamiamo McConaughey e la mamma no?» chiedevano sempre più spesso. Così, per tagliare la testa al toro, ci siamo detti: «organizziamo una bella festa con le nostre famiglie e tutti gli amici. E affrontiamo insieme questa grande avventura». 

Il momento più indimenticabile della cerimonia? 
Quei 45 secondi in cui ero già di fronte all'altare e lei doveva raggiungermi. Ho avuto un'intensa conversazione con me stesso, mentre guardavo intorno a me gli invitati, 117 persone del mio passato. E pensavo a che punto ero della mia vita... 

Due giorni di festa, con tende per gli ospiti, barbecue e danze. 
Un'idea di Camila e mia. Volevamo creare un villaggio dove, per due giorni, si stesse tutti insieme. Ci siamo sposati il sabato sera, ma gli ospiti erano arrivati già dal giorno prima. C'erano amici che non vedevamo da anni (fra le celebrities, Woody Harrelson, Reese Witherspoon, Meg Ryan e il fidanzato, il musicista John Mellencamp, ndr). 

Cosa le piace di più in Camila?
Il modo in cui tratta e rispetta se stessa. Credo che sia vero il vecchio adagio: se tu non rispetti te stesso, non rispetti neppure gli altri. Adoro come si comporta con quelli che ha intorno, come si prende cura di tutti. E non è certo una scelta meditata, le viene naturale. 

E Camila cosa trova di unico in lei?
Dice che sono il migliore tra gli uomini che ha conosciuto... 

Questo è un anno di grandi cambiamenti, ha anche deciso di lanciarsi in ruoli diversi, dal Dallas di Magic Mike al Joe Cooper di Killer Joe. È una coincidenza?
Ero alla ricerca di personaggi che mi mettessero alla prova, continuavo a rifiutare i soliti ruoli da commedia romantica che mi proponevano. Dopo circa un anno e mezzo di attesa, mi ha chiamato Soderbergh per la parte di Dallas. E poi William Friedkin, per Killer Joe. E poi Lee Daniels per The Paperboy (dove impersona un giornalista gay che trova sulla sua strada una disinibita Nicole Kidman,ndr). E poi Jeff nichols per Mud. Ho cominciato a ricevere tutte queste proposte di film indipendenti, diversi, una dopo l'altra. Mi sembrava di toccare il cielo con un dito.

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