Google Italia ora cambia il look con le fantasie di Dolce & Gabbana

Le fantasie di Dolce e Gabbana o le opere dell'artista americano Jeff Koons: da oggi è possibile personalizzare l'home page di Google a proprio piacimento. A rendere la ricerca una piacevole "esperienza" nella Rete non ci sarà più soltanto la scritta colorata "Google" sopra la barra bianca in cui si digita il nome di quello che si desidera cercare, ma anche temi e sfondi diversi realizzati da artisti, designer e stilisti famosi. E tutti scaricabili gratuitamente.
L'iniziativa è stata messa a punto dal più importante motore di ricerca al mondo proprio per coinvolgere sempre di più gli utenti e permettere loro di arricchire l'esperienza web, con contenuti e immagini scelte fra una vasta gamma di gadget e temi grafici."Siamo molto entusiasti di sviluppare un tema personalizzato per iGoogle, per noi lo scenario ideale per applicare il connubio tra la nostra creatività e la tecnologia", hanno dichiarato Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Oltre agli sfondi dei due stilisti milanesi, si può scegliere il look del proprio iGoogle tra una vasta gamma di nomi celebri, tra cui Coldplay, Beastie Boys, Philippe Starck, Anne Geddes che hanno aderito all’iniziativa, creando skin iGoogle."Questa iniziativa ha dato agli artisti l’opportunità di esprimere la propria creatività in maniera originale, offrendo agli utenti un modo nuovo ed esclusivo di personalizzare la propria home page di Google", ha commentato Giorgia Longoni, Country Marketing Manager di Google Italia.

Dolce & Gabbana firmano un tema per iGoogle

Dolce&Gabbana è uno dei gruppi leader nel settore dell'abbigliamento e dei beni di lusso. I due fondatori, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, sono le menti creative che hanno ideato i due brand e trasformato i loro cognomi nel simbolo per eccellenza del glamour e della versatilità in tutto il mondo.
Scopri il tema realizzato dagli artisti per iGoogle, ora puoi personalizzare la tua pagina Google con lo sfondo realizzato dagli artisti.
http://www.google.it/help/ig/art/artists/dolcegabbana.html
"Questa iniziativa ha dato agli artisti l’opportunità di esprimere la propria creatività in maniera originale, offrendo agli utenti un modo nuovo ed esclusivo di personalizzare la propria home page di Google", ha commentato Giorgia Longoni, Country Marketing Manager di Google Italia.

Outlet invasa dai turisti

L’Outlet di Serravalle Scrivia fa il “pieno” ancora una volta. La cittadella delle grandi firme anche per il ponte del 25 Aprile ha registrato un’affluenza record di visitatori in cerca del buon affare. Da lunedì scorso ad oggi hanno valicato l’ingresso del mega store 100 mila persone, con una crescita del 20% rispetto all’anno scorso. Tutte le boutique sono state prese d’assalto, come fosse il periodo dei saldi, per acquistare il capo primaverile trendy da sfoggiare nelle grandi occasioni. In tanti hanno atteso pazientemente in coda davanti al negozio prima di poter entrare. Tra i più gettonati “Dolce e Gabbana” e “Trussardi”.Ad arricchire l’offerta del mega store, la simpatica vetrina di Lacoste allestita con i colori del Tricolore nel giorno dell’anniversario della Liberazione e l’esposizione, vicino al negozio dell’Aics, della moto di Valentino Rossi. La direzione dell’Outlet pensa che il risultato ottenuto in questo ponte del 25 Aprile sarà bissato anche la settimana prossima in occasione della festa del primo maggio durante la quale i negozi saranno aperti tutti i giorni (compreso il primo maggio) come di consueto dalle 10 alle 20.
L’Outlet si sta affermando e, i dati di questi giorni lo confermano, come meta prediletta nei giorni di festa. Non solo. A Pasquetta la città delle griffe ha attirato visitatori da tutto il nord d’Italia, molti dei quali sono arrivati a destinazione in camper e qui hanno trascorso più giorni.
Ormai sta diventando un classico la sosta a Serravalle Scrivia per i milanesi che vanno al mare in Liguria per trascorrere una breve vacanza. Il viaggio viene inframmezzato dallo shopping all’Outlet. In questo periodo di congiuntura, in cui, chi più chi meno, tutte le associazioni dei commercianti denunciano come la domanda dei generi voluttuari sia in caduta libera, l’Outlet di Serravalle si pone in netta controtendenza.
Nella stagione dei saldi invernali che si è aperta il 4 gennaio e si è chiusa il 28 febbraio, il centro, visitato da 700 mila persone e con un fatturato di 41 miliardi di euro, ha fatto registrare un incremento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2007.
Se da un lato questo aumento si può spiegare con la ricerca da parte dei consumatori dell’affare, vale a dire il poter comperare merce di qualità e firmata a prezzi scontati, dall’altro lato si può ragionevolmente ipotizzare che sia proprio il tipo di offerta proposta dai centri Mc ArthurGlen a piacere al pubblico.
Oltre a questo, il successo del centro serravallese è attribuibile, in buona parte, alla gestione di alto profilo manageriale del direttore Luigi Battuello. Negli ultimi sette anni Battuello ha rivestito il ruolo di Center Manager dando un apporto significativo alla crescita del mega store. La sua abilità in campo commerciale ha permesso all’Outlet di Serravalle Scrivia di incrementare il numero dei negozi, portandoli da sessanta a centottanta, contribuendo così a spingere il fatturato alla notevole cifra di circa 220 milioni di euro. Nel marzo scorso il centro si è arricchito di un negozio Trussardi Jeans e di uno storehouse per bambini che racchiude grandi marche come Woolrich, Sundek, Rifle, Prentiss, Pick Wick e Trussardi jeans.
Sabato scorso ha aperto Baci Abbracci e, prossimamente, approderanno a Serravalle Le Copains, Prosisi e Camicissima.


Dolce & Gabbana "Miss Bunny Satchel"



Gli stilisti Dolce & Gabbana propongono una borsa in pelle a grana, con harware argentato.
Il disegno guadagna carattere dalle appendici a contrasto, che creano un riuscito effetto cromatico.
Il cinturino asportabile consente diverse modalità d’impiego, in linea con la filosofia dei modelli più versatili della gamma. La Miss Bunny, prodotta in Italia, viene venduta a 2.650 dollari.

Ne’ simboli, ne’ icone: L’architettura di David Chipperfield


E’ stato accusato di un minimalismo estremo. Di un’architettura silenziosa; troppo essenziale; priva di ogni elemento decorativo e di orpelli che altererebbero la forma di qualsiasi struttura. In parte potrebbero essere vero, ma il giudizio decade ed è destituito di ogni logica, se si conosce la matrice progettuale dell’autore. David Chipperfiled, fedele al suo stile, ha fatto dell’architettura silente il suo studio costante. “Nato a Londra nel 1953 e formatosi alla Architectural Association – come si legge in una nota di presentazione di una recente monografia scritta da Giovanni Leone e pubblicata da Motta Editore - dopo esperienze di apprendistato con Douglas Stephen, Richard Rogers e Norman Foster, Chipperfield fonda il proprio studio nel 1984. A seguito di una stagione, la seconda metà degli anni Ottanta, in cui l’attività è orientata soprattutto verso l’Inghilterra e il Giappone - con un ampio interesse per il mondo della moda che, sul finire degli anni Novanta, porterà ad una intensa collaborazione con la casa Dolce & Gabbana - oggi la David Chipperfileld Architects è una compagnia di taglio internazionale, con sedi a Londra, Berlino, Milano e Shanghai, i cui progetti, per la maggior parte frutto di concorsi vinti, sono costruiti e in costruzione in tutto il mondo. Per l’Italia, l’architetto inglese sta realizzando, tra le opere maggiori, l’ampliamento del Cimitero di San Michele a Venezia e la Città della Giustizia a Salerno”. In Cina continua il suo percorso artistico. Qui sperimenta un’architettura diafana, per certi versi trasparente, aperta, adottando, ancora di più, i segni di una pulizia totale - agendo per sottrazione delle parti - di forme e volumi e priva di icone. A riguardo commenta: “Credo che se si vuole progettare un teatro d’opera, è necessario probabilmente ricorrere a un’architettura iconica. Se si progetta una stazione ferroviaria, forse si ha bisogno di un’architettura iconica. Se si realizza uno stadio di calcio, questo deve essere ancora più iconico. Ma, come ben sapete, una città ha bisogno di quattro o cinque icone. Se tutto diventa iconico, allora nulla lo è più. E se tutti urlano, nessuno può parlare e nessuno può ascoltare”. Accanto al rinato Museo, Chippefield completa il distretto residenziale di Bailujun, sempre all’interno del Villaggio culturale di Liangzhu, creando unità nell’insieme cmpositivo. Il risultato ottenuto è quello di un quartiere residenziale di una nuova città, situata a due ore di auto dalla modernissima Shanghai. Il quartiere si trova in un’area pianeggiante, tra una serie di colline a ovest e un fiume a est. Il design urbano, come scritto su OFARCH, rivista internazionale di Architettura, è stato realizzato inspirandosi alle strutture residenziali dominanti in Cina - una fila di case orientate in direzione nord-sud – e alla tradizione architettonica rurale fondata su basi di pietra. Ogni blocco è composto da condomini dai tre ai cinque piani che formano un complesso coerente su base comune, dando vita a quartieri ben strutturati e chiaramente identificabili. Ogni blocco ospita circa sessanta appartamenti. La base in pietra, che include il parcheggio comune e forma un secondo livello di verde privato, si integra perfettamente nel paesaggio. Gli edifici, con altezza variabile, così come la loro posizione rispetto alla base, si innalzano da questa, creando un cortile centrale, capace di garantire agli appartamenti una vista piacevole sul giardino ricco di vegetazione, che rafforza il loro rapporto con la natura. Ampie scale esterne ricavate dalla base portano all’ingresso principale e danno un certo grado di permeabilità all’intero blocco. Tutti gli interni degli appartamenti sono dotati di porte a tutt’altezza e finestre alla francese.

Caramelle hip hop al gusto Madonna: esce Hard Candy

Esce il 25 aprile. "'Hard Candy rappresenta la contrapposizione tra durezza e dolcezza. E' come se vi dessi un calcio... ma vi assicuro che vi piacerà. E, naturalmente, adoro le caramelle!'', spiega cantante.

Pilates, nuoto, bicicletta, cardio-wave. E' una vita di sacrifici quella che si nasconde dietro la copertina di 'Hard Candy', nuovo album in cui Madonna versione boxeur sfoggia un’aria tonica che più tonica non si può. Per battersi con quei cinquant’anni che le si pareranno davanti il prossimo 16 agosto, infatti, la Material Mum sale sul ring.
Strizzata nel corsetto griffato Dolce & Gabbana da un cinturone formato Cassius Clay con l’immancabile M del suo nome accompagnata dalle scritte 'Give to me' e 'M-dolla', acronimo di 'Madonna - Dollaro' (stessa sigla impressa sul vistoso tirapugni che porta al dito), la cantante mastica con voracià la 'caramella dura' di queste dodici nuove canzoni dal sapore dance, sul mercato domani, con cui si congeda dalla sua storica casa discografica: la Warner.
Il futuro si chiama Live Nation, la multinazionale dell’entertainment con cui ha firmato un principesco contratto da 120 milioni di dollari per tre tournée, tre dischi di inediti, un greatest hits, e lo sfruttamento pubblicitario del suo nome, lasciandosi alle spalle 11 album che in un quarto di secolo l’hanno portata a vendere oltre 200 milioni di copie. Facendo leva sui legami sanguigni (e sulla solidità del matrimonio con Ritchie, alla faccia dei perenni pettegolezzi), Madge dice che la sua voglia di sognare è italiana, il suo umorismo inglese e le tasse che paga americane. Lo sa bene la rivista economica 'Forbes', che ha stimato i suoi guadagni del 2007 attorno ai 50 milioni di euro, mettendola al primo posto della classifica riservata alle zarine del pop. Sempre 'Forbes' calcola il suo patrimonio personale in 325 milioni di dollari, cifra che ne farebbe la quarta donna più ricca del mondo.

Per promuoverlo è anche apparsa su You Tube negli inediti panni di casalinga mentre passa l'aspirapolvere. Intanto, il brano apri-pista '4 Minutes' è il tredicesimo singolo di Veronica Louise Ciccone ad aver raggiunto il primo posto nelle classifiche britanniche.
E 'Hard Candy' sembra destinato a ritoccare sensibilmente i bilanci familiari. Il singolo con Timbaland e Justin Timberlake '4 Minutes', in download dal 17 marzo, malgrado non abbia proprio l’aria del capolavoro, è il suo tredicesimo brano balzato in vetta alla hit-parade inglese. Un record. Ma nell’album ci sono pure Pharrell Williams dei Neptunes e Kayne West, che 'rappa' quella 'Beat goes on' intesa dalla Signora come un quasi-omaggio a Marvin Gaye. 'She’s not me' invece guarda molto più a Prince, come sottolinea pure la presenza alla chitarra di una colonna storica dei Revolution quale Wendy Melvoin.
"Sono nata come artista dance e con questo disco torno su quelle sponde" spiega la cantante americana. "Viviamo un momento molto particolare in cui dobbiamo guardarci attorno e chiederci se vogliamo rimanere parte dei problemi o attivarci per la loro soluzione. Non possiamo farci paralizzare dalle cattive notizie e per far questo dobbiamo ritrovare la voglia di vivere e di divertirci. Ecco perché originariamente il duetto con Timberlake s’intitolava 'Four minutes to save the world'; una canzone di quattro minuti infatti può aiutarci a liberare la mente e ritrovare il pensiero postivo necessario a costruire un domani migliore".
Il 30 aprile Madonna presenterà il nuovo album sul palco del Roseland Ballroom di New York con una performance in webcast sul sito msn.com trasmessa solo in America. Replica il 6 maggio all’Olympia di Parigi. Il 10 maggio, infine, Madonna salirà sul palco del Radio 1’s Big Weekend a Maidstone, nel Kent: per il concerto erano disponibili 30 mila biglietti, volatilizzati in un battito di ciglia; una mobilitazione davanti a cui Madonna ha deciso di anticipare quel tour che dovrebbe debuttare, si vocifera, l’11 settembre allo stadio Wembley di Londra per poi andare alla conquista del mondo con tappa (assicurano i fan) pure al Meazza di Milano.
E mentre si continua a favoleggiare sul compenso di 16 milioni di euro piovuto sulla scrivania della Material Girl dagli Emirati Arabi per i due concerti da tenere a Dubai, lei si ostina nella carriera di regista: dopo quel 'Filth and wisdom' presentato alla Berlinale, è già pronto per Cannes il suo documentario 'I am because we are', girato in Malawi.

Oltre a chiudere in bellezza il suo tour mondiale con una performance per la quale verrà pagata 9,4 milioni di euro, la regina del pop si esibirà ad una festa privata per un suo fan, che ha accettato di pagare 6,3 milioni di euro.

Madonna superstar. La cantante è in procinto di firmare i due ingaggi più redditizi della sua carriera: due concerti a Dubai per un totale di 15,7 milioni di euro. Oltre a chiudere in bellezza il suo tour mondiale di novembre con una performance per la quale verrà pagata 9,4 milioni di euro, la regina del pop ha infatti anche acconsentito di esibirsi ad una festa privata per un suo misterioso fan, che ha accettato di pagare 6,3 milioni di euro per vederla cantare.
''Madonna sta per fare un altro record con il concerto più redditizio della sua carriera - o della carriera di chiunque. Negoziati per la sua tappa a Dubai stanno per essere chiusi e lei riceverà 9,4 milioni di euro per un solo spettacolo'', ha detto una fonte al Sun, aggiungendo: ''Sta anche per accordarsi per esibirsi ad una festa privata a Dubai, la prima performance di questo genere per lei''.

«Ho lavorato per quasi un anno su questo album, ma ho fatto anche parecchie altre cose: sono stata in Africa, ho realizzato un documentario, diretto un film, scritto musica, lavorato con artisti di talento come Timberlake e Williams. Sono in un periodo di intensa creatività, molto fertile. Mi sento benedetta, ispirata». Lo ha dichiarato Madonna a «Grazia» il settimanale diretto da Vera Montanari, in edicola domani, in un'intervista in cui la cantante racconta i suoi primi 50 anni, che compirà il 16 agosto, e i 25 di attività. «Sì, in realtà mi sento rigenerata -ha aggiunto la cantante- ho un mucchio di idee e ho talmente da fare che dovrei clonarmi per realizzare tutto come si deve».
Ma cosa resta ancora da fare a Madonna? «Girare un film incredibile, crescere i miei figli, continuare la vita con mio marito e i miei amici. La vita è un cantiere permanente, è una sfida dopo l'altra». Cosa significa il titolo del nuovo album di Madonna «Hard Candy» (letteralmente «dolcezza dura»)? «Si tratta ovviamente di una metafora: la vita è fatta di contraddizioni, di dualità. La vita, le persone, tutto. La vita è una lotta».

Dei suoi 25 anni di attività Madonna racconta a Grazia: «Sembrano tanti anni ma, in realtà, tutto si è svolto molto velocemente. Ecco un'altra ambivalenza. Sono al tempo stesso una persona uguale e contraria rispetto a quella di 25 anni fa: dualità, contraddizioni...».
Per tenere la sua vita sotto controllo e evitare che venisse sopraffatta dalla sua celebrità la cantante confessa: «Ho cercato di non focalizzarmi sul lavoro. Ci sono i miei figli, i miei amici, i libri, i film. Questo equilibrio è vitale. E poi bisogna capire il sistema: la celebrità è un prodotto derivato dal mio lavoro. Non è una fonte d'ispirazione».
Cosa resta a Madonna delle sue radici italiane? «Parlo con le mani, piango molto, sono appassionata, ho un brutto carattere e mi piacciono le belle scarpe... Proprio come una vera donna italiana».

Dolce & Gabbana Underwear or Beachwear


Alcune foto tratte dal book collezione P/E 2008 di Underwear & Beachwear

Dolce & Gabbana Models

Scatti unici che lasciano poca immaginazione........

Dolci ricordi: By Dolce & Gabbana perfume

Woman: La bellezza ed il fascino del leopardo, per una fragranza selvaggia e aggressiva. Note floreali di giglio e bergamotto, con un fondo di vaniglia e legno di sandalo.


Man: In un flacone che richiama la libertà degli animali della savana, una fragranza selvaggia e provocante, a base di note speziate di pepe e noce moscata, con fondo di ambra, cuoio e legno di sandalo.

La nuova musa per D&G: Duffy

Le hanno chiesto di suonare a Milano - scrive il tabloid - e di diventare la loro nuova musa. Duffy è eccitatissima e non solo per l'occasione professionale: non le sembra vero di poter avere gratis i vestiti di due stilisti che adora.

Fenomeno Duffy: "Canto il sesso"


Perfettina, bionda e con due occhi chiari che rapiscono. Ecco la 23enne, qualcuno maligna che ne abbia di più, Duffy (vero nome Aimee Anne) che spopola con "Mercy" che parla "dell'esplosione della chimica che scatta quando c'è attrazione sessuale". Non c'è da stupirsi visto che è "fidanzata con un famoso musicista". Il suo disco ricco di sonorità anni '60, "Rockferry" è al sesto posto della top ten italiana, ma non paragonatela ad Amy Winehouse...
L'entourage di Duffy aveva raccomandato: "Niente domande su Amy Winehouse". E a ben pensarci non si capisce perché dal momento che il mondo di Amy e quello di Aimee, ops Duffy, non coincidono dal momento che sono molto diverse. L'unica cosa che le accomuna è la tecnica vocale imparata alla BRIT School di Croydon.
Duffy, che si è esibita in uno showcase ospite a Milano di Dolce & Gabbana, ha mostrato padronanza sul palco, esecuzione impeccabile, mossettine a tempo e soprattutto una grande determinazione. La stessa che le ha permesso sei mesi fa di firmare per una major come la Universal e scalare le classifiche europee con l'album di debutto "Rockferry", anche se il primissimo disco non ufficiale risale al 2004 dal titolo "Aimee Duffy".
E pensare che il primo approccio alla musica per l'artista avviene quando "ho chiesto in prestito una videocassetta da mio papà con registrate le puntate dello show televisivo degli anni '60 'Ready, Steady, Go!'. C'erano i Beatles, i Rolling Stones e tanti altri così ricchi di energia!".
Senza un filo di trucco e con due orecchini di perle a coronare il viso su cui poggia una lunga chioma bionda Duffy ci tiene a precisare che "la musica non è un gioco da ragazzi. So benissimo cosa vuol dire questo lavoro e ho comunque una grande forza dentro di me che mi spinge ad andare avanti con determinazione". E in effetti di strada ne ha fatta parecchia la ragazzina che da un piccolo paese del Galles si spostava nella metropoli londinese (due autobus e due treni) più volte a settimana per lavorare con il suo produttore Bernard Butler (ex chitarrista degli Suede).
Ma della piccola provincia "dove non c'è nulla se non un cinema e qualche negozietto sparso qua e là, mi manca il fish&chips (un piatto tipico inglese di pesce fritto e patatine)". In fondo Duffy è proprio una gran brava ragazza...

Momento d'oro per la cantante gallese che è stata scelta come testimonial della linea Dolce & Gabbana


I due sarebbero rimasti assolutamente 'strabiliatI' da lei dopo averla vista dal vivo e l'hanno scelta come nuova testimonial. Duffy è eccitatissima: non le sembra vero di poter avere gratis i vestiti dei due stilisti.


Momento d’oro per la cantante gallese Duffy: dopo aver conquistato la vetta delle chart con la sua "Mercy", l’artista è stata scelta come nuova testimonial della linea Dolce & Gabbana. A rivelarlo è il Mirror, secondo il quale i due stilisti sarebbero rimasti assolutamente "strabiliati" da lei dopo averla vista dal vivo.«Le hanno chiesto di suonare a Milano - scrive il tabloid - e di diventare la loro nuova musa. Duffy è eccitatissima e non solo per l’occasione professionale: non le sembra vero di poter avere gratis i vestiti di due stilisti che adora». Nelle collaborazioni del marchio D&G con le star del pop, spicca quella di lungo corso con Madonna: nel 1993 i due creativi firmarono i costumi del tour mondiale della popstar.



A vederla di persona Duffy (il vero nome è Aimee Duffy, classe 1985) dimostra qualche annetto in più dei 23 registrati sulla biografia ufficiale. La ragazza nata a Nefyn, paesino sperduto nel Nord del Galles, attualmente in cima a svariate classifiche di vendita in tutta Europa, è uno di quei personaggi che vanno raccontati soprattutto quando si pensa che grazie al singolo Mercy, il disco d’esordio Rockferry è già nelle case di un milione e duecentomila persone. In Italia ha esordito al 6° posto nelle hit. Ospite a Milano di Dolce & Gabbana, Duffy si è rivelata per quello che è: un grande talento, e soprattutto non un «prodotto» creato per contrastare Amy Winehouse. Le due propongono lo stesso genere soul-rhythm & blues Anni 60, ma come personalità sono distanti anni luce. Duffy è simpatica, chiacchierona, curiosa e disponibile: «Mi sono avvicinata alla musica grazie a una videocassetta in bianco e nero registrata da mio padre alla tv - racconta -. Era un’esibizione dei Rolling Stones con Jumpin’Jack Flash e da allora non ho fatto altro che pensare alla musica. Volevo fortemente diventare una cantante e se lo sono devo tutto a Jeannette Lee dell’etichetta indipendente Rough Trade. Ha ascoltato due demo e ha deciso di farmi da manager».La Lee aveva visto lungo e se oggi Duffy può girare il mondo a raccogliere consensi il merito è suo. «Jeannette mi ha impostata - dice - ma le canzoni che scrivo parlano di me, di quello che vivo e ho vissuto. Tutto è molto autobiografico e in pratica è come se scrivessi il mio diario quotidiano». Qualcuno l’ha accusata di non aver usato il suo nome Aimee per il timore di apparire un clone della rivale Amy Winehouse: «Duffy è il mio vero cognome e ho deciso di usarlo molto prima che la Winehouse diventasse popolare. Sapevo però che questo avrebbe scatenato qualsiasi commento. Fa parte del gioco e facendone parte accetto le regole».In Rockferry non ci sono solo canzoni d’amore, ma anche un pezzo come I’m scared (Ho paura): «Qui parlo della morte, del pensiero che prima o poi te ne andrai da questo mondo. Ho scritto della consapevolezza dell’effimero, di come ti metta addosso una paura angosciante». Duffy è nata in Galles come Tom Jones e Shirley Bassey, due esempi di successo: «Sono dei grandi, per ora io ho un solo disco nell’armadio, anche se sogno una carriera lunga. Fra un po’ canterò anche in Italia, una nazione che adoro, e anche se il mio cd conta solo dieci canzoni, aggiungerò alcune b-side e qualche inedito così da poter arrivare a sedici brani in scaletta. Giuro che darò tutta me stessa per farvi divertire». Duffy sarà in concerto al Rolling Stone di Milano per la sua unica data italiana il prossimo 8 giugno. Un peccato non esserci.

Accademia del Profumo. Vincono Prada e Dolce & Gabbana


Accademia del Profumo ha svelato a Bologna venerdì 11 aprile i vincitori della diciannovesima edizione del premio internazionale organizzato annualmente nell'ambito del salone Cosmoprof Worldwide. Prada Infusion d'Iris è stata eletta miglior fragranza femminile, mentre a Dolce & Gabbana Light Blue pour Homme è andato il titolo di miglior profumo maschile. Entrambi si sono aggiudicati inoltre i "FiFi" Awards della Fragrance Foundation USA, e concorreranno all'edizione europea del premio con i vincitori di Francia, Germania e UK. Nel corso della cerimonia di premiazione, organizzata nelle sale del Palazzo Re Enzo, tra le fragranze femminili in nomination si sono messe in luce Bulgari Omnia Améthyste ed Emporio Armani Diamonds, premiate rispettivamente per il miglior packaging e per la migliore comunicazione. I corrispettivi maschili dei due premi sono andati invece ad Hypnôse Homme Lancôme e a Diesel Fuel For Life pour Homme. All'assegnazione dei premi hanno concorso per il 30% una giuria tecnica, composta dai soci di Accademia del Profumo e dalle aziende del Gruppo Vendite in Profumeria di Unipro, per il 30% una giuria di profumieri formata da tutti i profumieri d’Italia e per il 40% una giuria di consumatori che ha votato con 23 mila cartoline sulle riviste Donna Moderna, Panorama e Grazia di Mondadori e con 3 mila preferenze online sul sito dell'Accademia del Profumo.

La Principessa Eugenie di York in Dolce & Gabbana su Tatler

Princess Eugenie of York, classe 1990, posa in un’inedita versione glamour indossando abiti firmati Dolce & Gabbana e Ralph Lauren, per il numero di Aprile di Tatler magazine.

Mademoiselle by Kartell si veste alla moda: le sedie secondo gli stilisti


Lei è Mademoiselle, celebre seduta realizzata da Philippe Starck per l’azienda Kartell, loro sono le più celebri maison di moda. Il connubio tra questi due ingredienti vincenti è Mademoiselle à la mode, la rivisitazione in chiave fashion della celebre seduta.
Burberry, Dolce&Gabbana, Missoni, Etro, Trussardi, Moschino, Valentino, Ermenegildo Zegna, sono otto le importanti case di moda che hanno “vestito” Mademoiselle con rivestimenti prestigiosi, chic ed il risultato è una sedia veramente cool, la più fashion in circolazione.

Dolce & Gabbana e Jennifer Lopez: i regali dei vip ai suoi gemelli

"Tom Cruise e Katie Holmes ci hanno regalato per i gemelli due abitini. Da Eva Longoria sono arrivate due carrozzine create in Inghilterra". Lo racconta Jennifer Lopez in un'intervista sul settimanale 'Chi', diretto da Alfonso Signorini.

Parlando dei regali ricevuti dai sui gemelli la Lopez afferma: "Tom Cruise e la moglie Katie ci hanno regalato il primo abitino che i gemelli hanno indossato. La griffe, Bonpoint. Da Eva Longoria e dall'hairdresser Ken Paves, che di tanto in tanto mi pettina, abbiamo invece ricevuto le carrozzine: arrivano dall'Inghilterra e sono fantastiche".

"E Dolce e Gabbana ci hanno inviato - conclude la Lopez - delle copertine in pelliccia fatte realizzare appositamente per Max ed Emme. Abbiamo ricevuto tantissimi regali. Tutti meravigliosi. Dai parenti, dagli amici ma anche da tanta altra gente. È stato uno straordinario modo di dare il benvenuto ai miei due figli".

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