Moda: primo giorno di sfilate a Milano, polemici Dolce e Gabbana

MILANO - "Un circo senza senso dove i grandi vengono sacrificati, i giovani non crescono e basta pagare per sfilare". Con questa dichiarazione gli stilisti Dolce e Gabbana hanno dato il 'là al fiorire di polemiche nella prima giornata di "Milano moda donna". Secondo i due stilisti le sfilate sono troppo concentrate, con gli operatori costretti "a correre da una parte all'altra della città per essere alle sfilate distanziate di soli 45 minuti". L'assessore Tiziana Maiolo ammette i limiti organizzativi ma precisa: "polemizzare con la Camera della Moda è inefficace. Il lavoro della Camera ha portato negli anni risultati fruttuosi che sono sotto gli occhi di tutti, in tutto il mondo". "Occorre ripensare a livello strutturale il momento della settimana della moda", ha aggiunto Maiolo.
A Milano Moda Donna continuano le polemiche. Dopo la denuncia di Dolce e Gabbana - che hanno criticato l'organizzazione delle sfilate da parte della Camera della Moda - oggi è stato Armani a rincarare la dose. "Ho visto alla televisione Veltroni che diceva che non sono gli italiani 'ad essersi sedutì, ma i politici, ed è lo stesso per la moda", ha detto lo stilista e imprenditore, aggiungendo che non sono gli stilisti a non avere idee, ma tutti i problemi stanno nell'indotto.

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