Strizzata nel corsetto griffato Dolce & Gabbana da un cinturone formato Cassius Clay con l’immancabile M del suo nome accompagnata dalle scritte 'Give to me' e 'M-dolla', acronimo di 'Madonna - Dollaro' (stessa sigla impressa sul vistoso tirapugni che porta al dito), la cantante mastica con voracià la 'caramella dura' di queste dodici nuove canzoni dal sapore dance, sul mercato domani, con cui si congeda dalla sua storica casa discografica: la Warner.
Il futuro si chiama Live Nation, la multinazionale dell’entertainment con cui ha firmato un principesco contratto da 120 milioni di dollari per tre tournée, tre dischi di inediti, un greatest hits, e lo sfruttamento pubblicitario del suo nome, lasciandosi alle spalle 11 album che in un quarto di secolo l’hanno portata a vendere oltre 200 milioni di copie. Facendo leva sui legami sanguigni (e sulla solidità del matrimonio con Ritchie, alla faccia dei perenni pettegolezzi), Madge dice che la sua voglia di sognare è italiana, il suo umorismo inglese e le tasse che paga americane. Lo sa bene la rivista economica 'Forbes', che ha stimato i suoi guadagni del 2007 attorno ai 50 milioni di euro, mettendola al primo posto della classifica riservata alle zarine del pop. Sempre 'Forbes' calcola il suo patrimonio personale in 325 milioni di dollari, cifra che ne farebbe la quarta donna più ricca del mondo.
E 'Hard Candy' sembra destinato a ritoccare sensibilmente i bilanci familiari. Il singolo con Timbaland e Justin Timberlake '4 Minutes', in download dal 17 marzo, malgrado non abbia proprio l’aria del capolavoro, è il suo tredicesimo brano balzato in vetta alla hit-parade inglese. Un record. Ma nell’album ci sono pure Pharrell Williams dei Neptunes e Kayne West, che 'rappa' quella 'Beat goes on' intesa dalla Signora come un quasi-omaggio a Marvin Gaye. 'She’s not me' invece guarda molto più a Prince, come sottolinea pure la presenza alla chitarra di una colonna storica dei Revolution quale Wendy Melvoin.
"Sono nata come artista dance e con questo disco torno su quelle sponde" spiega la cantante americana. "Viviamo un momento molto particolare in cui dobbiamo guardarci attorno e chiederci se vogliamo rimanere parte dei problemi o attivarci per la loro soluzione. Non possiamo farci paralizzare dalle cattive notizie e per far questo dobbiamo ritrovare la voglia di vivere e di divertirci. Ecco perché originariamente il duetto con Timberlake s’intitolava 'Four minutes to save the world'; una canzone di quattro minuti infatti può aiutarci a liberare la mente e ritrovare il pensiero postivo necessario a costruire un domani migliore".
Il 30 aprile Madonna presenterà il nuovo album sul palco del Roseland Ballroom di New York con una performance in webcast sul sito msn.com trasmessa solo in America. Replica il 6 maggio all’Olympia di Parigi. Il 10 maggio, infine, Madonna salirà sul palco del Radio 1’s Big Weekend a Maidstone, nel Kent: per il concerto erano disponibili 30 mila biglietti, volatilizzati in un battito di ciglia; una mobilitazione davanti a cui Madonna ha deciso di anticipare quel tour che dovrebbe debuttare, si vocifera, l’11 settembre allo stadio Wembley di Londra per poi andare alla conquista del mondo con tappa (assicurano i fan) pure al Meazza di Milano.
E mentre si continua a favoleggiare sul compenso di 16 milioni di euro piovuto sulla scrivania della Material Girl dagli Emirati Arabi per i due concerti da tenere a Dubai, lei si ostina nella carriera di regista: dopo quel 'Filth and wisdom' presentato alla Berlinale, è già pronto per Cannes il suo documentario 'I am because we are', girato in Malawi.
''Madonna sta per fare un altro record con il concerto più redditizio della sua carriera - o della carriera di chiunque. Negoziati per la sua tappa a Dubai stanno per essere chiusi e lei riceverà 9,4 milioni di euro per un solo spettacolo'', ha detto una fonte al Sun, aggiungendo: ''Sta anche per accordarsi per esibirsi ad una festa privata a Dubai, la prima performance di questo genere per lei''.
Ma cosa resta ancora da fare a Madonna? «Girare un film incredibile, crescere i miei figli, continuare la vita con mio marito e i miei amici. La vita è un cantiere permanente, è una sfida dopo l'altra». Cosa significa il titolo del nuovo album di Madonna «Hard Candy» (letteralmente «dolcezza dura»)? «Si tratta ovviamente di una metafora: la vita è fatta di contraddizioni, di dualità. La vita, le persone, tutto. La vita è una lotta».
Dei suoi 25 anni di attività Madonna racconta a Grazia: «Sembrano tanti anni ma, in realtà, tutto si è svolto molto velocemente. Ecco un'altra ambivalenza. Sono al tempo stesso una persona uguale e contraria rispetto a quella di 25 anni fa: dualità, contraddizioni...».
Per tenere la sua vita sotto controllo e evitare che venisse sopraffatta dalla sua celebrità la cantante confessa: «Ho cercato di non focalizzarmi sul lavoro. Ci sono i miei figli, i miei amici, i libri, i film. Questo equilibrio è vitale. E poi bisogna capire il sistema: la celebrità è un prodotto derivato dal mio lavoro. Non è una fonte d'ispirazione».
Cosa resta a Madonna delle sue radici italiane? «Parlo con le mani, piango molto, sono appassionata, ho un brutto carattere e mi piacciono le belle scarpe... Proprio come una vera donna italiana».
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