Dolce, Gabbana e la caletta

I problemi con il demanio di Stefano Gabbana, per l’utilizzo della caletta di proprietà demaniale di servizio alla splendida villa sul monte di Portofino, sono finiti la settimana scorsa. Lo stilista ha ottenuto la concessione dello sbocco sul mare e ha pagato gli arretrati per il tempo in cui lo aveva utilizzato senza permesso.
Gli avvocati che hanno seguito la pratica con il demanio (lo studio di Giovanni Gerbi) non si sbottonano sulla cifra sborsata da Gabbana per mettersi in pari con il pagamento del canone. Ma i beninformati parlano di almeno trentamila euro. Nemmeno una cifra enorme considerato che l’estinzione del reato (ovvero il fatto che la posizione dello stilista sul suolo demaniale sia ormai regolare) permetterà a Gabbana di chiedere un’oblazione anche in sede penale (dove è assistito da Pasquale Tonani).

Dopo che nell’ottobre scorso la Capitaneria di porto di Santa Margherita Ligure aveva scoperto l’illecito, Stefano Gabbana era stato denunciato anche penalmente alla Procura della Repubblica di Chiavari, per occupazione abusiva di suolo demaniale, ai sensi dell’articolo 1161 del codice della navigazione. Ora che l’occupazione non è più abusiva, invece, lo stilista potrà evitare la condanna, per l’appunto grazie al pagamento di un’oblazione. La curiosità: la caletta in questione ha fatto il giro del mondo nelle fotografie realizzate nella villa da Steven Klein, per la mostra Secret Ceremony, con Dolce&Gabbana come protagonisti.

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