Caterina Murino doña Flor a teatro in Dolce & Gabbana

Pudica e sensuale. Riservatissima e seducente. E' il risultato di una serie di contrasti Flor, la donna che si muove nel capolavoro di Jorge Amado Dona Flor e i suoi due mariti. 44 anni dopo l'uscita di quel romanzo, la regista Emanuela Giordano firma un adattamento teatrale che sta girando l'Italia con una fortunata torunèe. Ieri sera, e questa sera, Flor e i suoi due uomini - così diversi, eppure così uguali nel loro amore per questa donna - appassionano con le loro vicende il pubblico foggiano al teatro del fuoco, sede provvisoria della stagione di prosa del teatro Umberto giordano, chiuso per lavori di ristrutturazione che ormai sembrano eterni. Nei panni, firmati Dolce & Gabbana, di Flor la bellissima attrice sarda Caterina Murino, che dalla partecipazione a Miss Italia nel 97 al ruolo di Bond Girl in Casino Royale ha dimostrato volontà e capacità di crescita notevolissime, che accompagnate dalla sua bellezza gioiosa, fresca, sensuale ne fanno una delle attrici italiane più interessanti della nuova generazione. La storia di Flor è nota: rimasta vedova del primo marito, Valdinho un donnaiolo impenitente e per questo affascinantissimo, sposa in seconde nozze un tranquillissimo farmacista, Teodoro. Il primo marito, però, si inserirà nel tranquillo mènage sotto forma di spiritello impertinente, in un letto che diventa a tre piazze, in un Ghost ante litteram. Il tranquillo Teodoro è interpretato da paolo Calabresi, mentre Valdinho ha la faccia da schiaffi di Pietro Sermonti, che ha portato a teatro un nugolo di spettatrici under 18. Ma la vera rivelazione è lei, Caterina Murino: elegante, fresca, meravigliosa nei gesti e nella voce, una Dona Flor perfetta, che sarebbe piaciuta anche ad Amado.

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