Sfilate in giacca per i sarti-sitilisti Dolce & Gabbana

Due minuti. Dura tanto il video in cui Dolce e Gabbana si mostrano alle sfilate milanesi per quello che sono due "sarti-stilisti". Due creatori di abiti di moda che vestono che le donne del jet set, ricche e famose. C'è la manualità, la sartorialità dell'artigiano (e oltre agli stilisti sono in 50 nel laboratorio milanese di Santa Cecilia) senza le quali nessun capo potrebbe forgiarsi del titolo di "made in Italy", valore aggiunto che solo qui si esprime ai massimi livelli. "Si torna a parlare in italiano il bel vestire - raccontano -. Che parola italiana può esserci più di sartoria?". Le giacche, che sono il 90 per cento della sfilata sono tutte diverse una dall'altra: lunghe, corte, più corte, a tre bottoni, a doppio petto, collo a lancia e chi più ne ha più ne metta, sono tutte di grande fattura. Eppure questo capo non sono una scoperta di Dolce & Gabbana, le fanno perfette da sempre.
Ora si accompagnano a lingerie di pizzo e sete, a eleganti bermuda, si alternano a tailleur di maglia, a piccoli abiti a pois bianco e nero o a stampa leopardo, a cappotti in tessuto tappezzeria a fiori. Fino ad arrivare ai giacchini neri interamente ricoperti di gioielli d'oro: medagliette, cornetti, orecchini, gingilli di ogni tipo. Port bonheur tra il sacro e il profano.

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