I costumi nuovi di Kylie firmati Dolce & Gabbana
La dea dell'amore nascerà questa notte, non dalla schiuma del mare di Botticelli ma dalle luci del palcoscenico a forma di cuore nel palazzetto dello sport di Herning, Danimarca, e farà il giro del mondo in novantadue giorni con il suo show itinerante chiamato «Les Folies». Ma il viaggio di Kylie Minogue nei panni di Afrodite è cominciato più di un mese fa, a Milano, nell'atelier di Dolce & Gabbana dove sono stati creati i suoi costumi. La dea dell'amore provava gli abiti nuovissimi e si guardava allo specchio mentre i due stilisti la circondavano indaffarati come i topolini di Cenerentola, chiedevano il suo parere, modificavano i costumi in chiffon giapponese tagliato con il laser e impalpabile come una nuvola, i sandali altissimi numero 34 e mezzo per ballare sul palco con i suoi boys, le calze a rete, le vesti d'argento luminoso destinato a accendersi sotto i riflettori come un caleidoscopio mentre lei canta il suo ultimo cd, «Aphrodite».
«È tutto un gioco: sono Afrodite, sono Esther Williams con i giochi d'acqua, Liz Taylor in Cleopatra, un travestimento dopo l'altro. Tutte le facce dell'amore - spiega Kylie al Corriere anticipando le coreografie del tour-kolossal da 25 milioni di dollari, la scenografia con un milione di parti mobili, trenta fontane, sette ascensori, la pioggia artificiale progettata dai tecnici di Disneyland e un sistema per far volare i ballerini mutuato dal musical "Spiderman", 200 costumi, 120 tecnici, 10 Tir: la risposta della veterana Kylie al "Monsterball" della new entry Lady Gaga - È un gioco al travestimento e anche un circo itinerante: e io sono la domatrice di tutto questo caos. Rischiare di cadere dal trapezio è la vita degli acrobati, in questo tour sarà anche la mia. È confortante avere Domenico e Stefano al mio fianco: loro capiscono il senso di gioco dietro la bellezza».
Spiegano gli stilisti: «Questa non è propriamente moda: siamo a metà tra il lavoro di stilista e quello di costumista, e quando capita - ndr: già fatto per Madonna, Justin Timberlake, Whitney Houston - è sempre un confronto stimolante. Madonna ci ha insegnato tantissimo: Kylie è molto brava a ascoltare i consigli e aiutarci a tradurre in termini visivi le sue idee. La statura di Kylie? (152 cm dichiarati, ndr). L'altezza delle donne non conta, è un luogo comune. Contano le proporzioni, e la fiducia in se stesse».
Vestire una popstar ballerina significa fare i conti con un costume magari bellissimo ma che non funziona con le luci, o che non è adatto alla danza. Significa dover rendere ignifugo ogni capo, «cose con le quali normalmente uno stilista non deve fare i conti - sorride Gabbana - Ma per una volta si fa quello che nella moda è impossibile: inventare cose che una donna non potrebbe mai mettere».
Kylie Minogue ha conosciuto gli stilisti a Londra, grazie a Madonna: «Davanti a casa mia c'è 24 ore al giorno un plotone di paparazzi con i teleobiettivi ogni anno più potenti e spietati: come passare davanti ai raggi X dell'aeroporto. Poi finisci subito sui siti e sui tabloid. Negli anni ho fatto degli sbagli, con vestiti e capelli, come capita a tutte le donne: non me ne hanno fatto passare liscio neanche uno. Poi fanno degli ingrandimenti pazzeschi per cercare le cicatrici del lifting: tu ne vedi? No? Ecco! Dico, sono messa male, per essere una 92enne?», domanda allegra la 42enne Kylie distendendo il collo verso l'interlocutore, kimono nero e piedi scalzi al termine della lunghissima prova costumi. Inutile ricordarle che milioni di eterosessuali tuttora cliccano milioni di volte su YouTube, infaticabili, quel memorabile video della pubblicità della lingerie dove lei in reggicalze cavalcava, ansimando, un toro meccanico. Alla luce del giudizio di Paride e dei guai raccontati nell'Iliade, ad Afrodite che domanda chi è la più bella di tutte si può - si deve - soltanto rispondere «tu».
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