Dolce & Gabbana donna a/i 1993/1994 Orient-Express

Qualcosa stava cambiando o attraverso i continenti o sulle passerelle. La tendenza vs lo stile stava divenendo una lotta all'ultimo chiodo. E' il tempo per le bambole guerriero dei Balcani fotografate da Steven Meisel.

Non era lontana l'uscita del Dracula di Coppola: tutti i tartan, gilet e cappelli a cilindro potevano provenire direttamente dalle cupe immagini di un misterioso viaggio attraverso le rotaie. 

Un po' Vittoriana, un po' bambola mascherata, la collezione presentata da Dolce & Gabbana è stato un film muto ricco di insinuazioni folcloristiche ed elementi in stile Vittoriano. Non si trattava di un trend momentaneo, dissero gli stilisti, ma di puro e continuativo Style.

La campagna di Steven Meisel fu innovativa di per sé, segnò il declino dell'era delle super-modelle. Furono infatti scelte delle 'facce' sconosciute, tra cui una giovanissima Bridget Hall, capelli corti e poco make-up. 

L'elemento che caratterizzò l'intera collezione fu un appel e uno style di non-femminilità: i cappotti militari furono uno dei pezzi cult della collezione. Chi può dimenticare tutti gli editoriali Napoleonici? 

Pronte a imbarcarsi sull'Orient Express con le piume in mano. Un fascino mistico e intellettuale ingenuamente sensuale. Un appel divertente e burlesque che ritrovò il consenso del pubblico. Il corsetto, oramai divenuto un must-have delle collezioni Dolce & Gabbana, ebbe la sua migliore stagione grazie al colore con cui fu realizzato. (fonte: swide)

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