David Gandy per voi. L'intervista di Katia Brega per D di Repubblica

Oggi è iniziata la settimana della moda uomo della stagione primavera/estate 2012 e i modelli nei giorni scorsi sono arrivati da tutto il mondo per sfilare sulle passerelle milanesi. E noi? Ovviamente, ne abbiamo approfittato e siamo riusciti a intervistare il super top model David Gandy, diventato famoso a livello planetario con lo spot del profumo Light Blue di Dolce&Gabbana. Oggi il 31enne inglese ha sfilato, appunto, sulla passerella di Dolce & Gabbana alle 14, ma subito dopo raggiungerà le sue fan prima a La Rinascente di Piazza Duomo (ore 17) e poi alle 18.30 presso la boutique di Stefano e Domenico in Via Spiga 26. Lì, infatti, verrà presentata un'edizione limitata di magliette a lui dedicata e sarà possibile avere subito questa nuova t-shirt e farsela autografare in diretta. Il ricavato andrà all'associazione "Amici del gabinetto disegni e stampe degli Uffizi (un progetto Euploos). 
David, infatti, fa molta beneficenza (e anche molte altre cose) come ci ha rivelato nell'intervista speedy che ci ha concesso:

- Come sei passato dall'Università di Gloucestershire, dove studiavi marketing, a sfilare per Dolce&Gabbana?
Durante l'università vivevo con un'amica che di nascosto mi ha iscritto a un concorso di bellezza in tivù. Così un giorno ho ricevuto una telefonata in cui mi informavano che mi ero classificato tra i 15 finalisti. E io ho riattaccato, credendo fosse uno scherzo. Poi, ridendo, l'ho anche raccontato alla mia coinquilina che mi ha detto la verità. Beh, alla fine mi sono presentato al concorso e l'ho anche vinto. Da lì è iniziata la mia carriera.

- La bellezza è un business, i pro e i contro?
I pro li conosciamo tutti: si è facilitati nella vita, anche dal punto di vista lavorativo, soprattutto per chi fa il modello di professione. I lati negativi, invece, sono forse meno noti. Ad esempio, tutti credono che perché sei bello tu abbia una vita meravigliosa, perfetta e che mai nulla ti vada storto. Magari fosse così! Un'altra cosa che non sopporto è che si è giudicati quasi solo esclusivamente in base all'aspetto fisico, come i piloti di Formula 1, che vengono considerati solo per come guidano. In realtà io non sono solo un modello, faccio anche altro: tengo dei blog sul sito di Vogue e GQ, è in uscita un libro di mie foto in collaborazione con Dolce & Gabbana, ho partecipato a qualche cortometraggio e faccio molta beneficenza. 

- Accade sempre più di frequente che giocatori di calcio e attori vengano scelti come modelli per pubblicizzare marchi di moda. Perché lo fanno? Secondo te sono bravi come modelli, anche se non è il loro mestiere?
Credo lo facciano per soldi, anche se ne guadagnano già molti lavorando nel loro settore. Sì, sono bravi come modelli. Non è che uno nasce modello, anche io ho dovuto frequentare delle scuole apposta. Il problema è che a causa di questo fenomeno, appunto sempre più diffuso, ora la competizione è sempre più dura, dato che non è più solo tra modelli, ma anche tra attori, calciatori, etc... Però la campagna della fragranza da uomo Light Blue di Dolce&Gabbana sta andando molto bene, quindi sono contento.

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