Madonna no stop

Lei lo guarda e lo incenerisce, “non so riconoscerti con i vestiti, cosa aspetti?”. Poi la seduzione esplode, “sento salire la temperatura, qui fa troppo caldo e sto per perdere il controllo, vuoi salire più in alto? Starmi più vicino?”. Sì, l’estate aspettava il ritmo con il quale scatenarsi e lo troverà, molto facilmente, in “Celebration”, singolo che Madonna si è fatta produrre dal bizzoso e imprevedibile Paul Oakenfold, e che sarà nelle radio dalle due del pomeriggio di lunedì prossimo 03 Agosto. E lì rimarrà perché l’album che lo contiene uscirà solo il 25 settembre, avrà lo stesso titolo e prevede anche un secondo inedito, per ora segreto, più un buon numero di successi, da “Everybody” a “Express Yourself”, “Vogue” e “4Minutes”.

Una nota di produzione americana, però, svela che il giorno successivo “Celebration” sarà disponibile in cd singolo e in maxi vinile, il formato adatto alle discoteche.
In realtà, non si capisce per quali strade ma è facile intuirlo, “Celebration” farà il giro delle discoteche nel mondo perché è nata per questo motivo: far ballare le persone, possibilmente non farla pensare ai guai che incombono, e prima di tutto trasferire qualsiasi riflessione esistenziale nel giardino molto più ristretto dell’erotismo. Ora, il punto non è se Madonna provochi per puro gusto di farlo o perché certe canzoni finiscono sempre per fare soldi. Piuttosto ci si chiede se la popstar, attualmente in tour per l’Europa, con la tragedia del crollo del palco a Marsiglia dove sono rimasti uccisi due tecnici, sia davvero la donna sfacciata che appare sia nella canzone che nel videoclip girato, si dice, al Metropol di Dolce & Gabbana, il loro teatro-tempio nel centro di Milano. E dove dovrebbe apparire, in un esordio scintillante, la figlia Maria Lourdes, agghindata come la mamma venticinque anni fa. Ma dove sia tutta questa gioia nella vita di Madonna è un mistero. Non solo la tournée è stata funestata dall’incidente mortale a Marsiglia, devastando la cantante che ha subito cancellato il concerto in programma, è corsa dai parenti, ha versato lacrime sincere e ha ripreso a cantare in una lunga peregrinazione nel nord Europa che a fine mese girerà verso il sud profondo di Israele.
Ma la stessa cantante appare sempre più spesso, in compagnia di Mercy, a figlia adottata in Malawi, o del nuovo boyfriend Jesus Luz, come se il mondo intero potesse crollarle addosso in qualsiasi momento. Cosa succede, dunque, a questa donna indomita, 51 anni, un’adolescenza difficile, una carriera esplosiva, con tanti scandali e dolori, a cominciare dalla morte della mamma quando era bambina alla separazione dai due mariti Sean Penn e Guy Ritche? Perché una signora levigata come un legno pregiato, al punto che il Daily Mail ha pubblicato una mappa dettagliata delle conseguenze dei super allenamenti, con un intrico di vene simile a un albero genealogico, deve mettersi alla prova più antica del mondo, la seduzione sessuale? Tutto nasce da uno dei cardini basilari della musica pop, e prima del rock e del blues? L’idea che il ballo e la musica siano una fuga dalla realtà. Ma nel caso di Madonna, cresciuta e diventata famosa negli anni ’80 così edonisti, la festa, il party, la carica di adrenalina dell’incontro, la simbologia più o meno maschilista, sono tutte insegne della sua sfacciata e incontenibile vitalità di donna.
Non c’è dubbio che anche “Celebration” entrerà nella galleria di inni più o meno pagani, criticati ogni volta dalla Chiesa, che Madonna pubblica puntualmente per rinnovare la sua capacità di conquistare il pubblico più trasversale. Raccontava tempo fa Stefano Gabbana, amico della star come Domenico Dolce, che «la cosa più sorprendente in lei è la capacità di mettersi in discussione. È sicuramente una perfezionista, per certi versi pure maniacale, ma tutto ha un senso nel suo approccio alla fantasia, alla creatività e al lavoro. È capace di chiedere un’infinità di informazioni, minuziose oltre ogni limite, per poi trarne una semplice idea, un’indicazione anche fuggevole ma importante per il progetto al quale sta lavorando». Così Madonna continua a macinare una serie infinita di altre Madonna, tanto da autocitarsi nella copertina di “Celebration”, affidata all’artista di strada Mr. Brainwash: un primo piano virato nei colori che ricordano un precedente illustre, la Marilyn Monroe di Andy Warhol. Dalla foto implacabile delle sue braccia segnate dalle vene come una pianta all’immagine più sobria della sua visita nelle ultime ore al Prado di Madrid, occhiali scuri, capelli biondi raccolti, o cilindro e faccia truccata durante gli show che tempestano l’Europa in questi giorni, Madonna è ancora il doppio perpetuo dell’originale, la ragazza petulante che si infagottava di trine, pizzi e crocifissi ai tempi di “Like A Virgin”.
Ora, l’idea di ritornare all’idea della festa, del party dove tutto può accadere, non è propriamente per una signora dal fisico invidiabile ma pur sempre con figli a carico, divorzi da controllare, un contratto generosissimo, 120 milioni di dollari, da onorare con dischi e tour faticosissimi. E la fuga nella New York di Jay McInerney per non dire delle discoteche epiche di cui tutti parlano, ma pochi hanno frequentato davvero alla fine degli anni Settanta. non è che un’illusione. Madonna lo sa, ma sa pure che finché parlerà di sedurre, di far brillare la chimica dei corpi, insomma sinché l’energia sarà naturale, tutti la seguiranno. In fondo che estate sarebbe senza un po’ di eccitazione?

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