Dolce & Gabbana: Reality Siciliano


Il duo di stilisti più famoso d’Italia trasforma la sfilata in un reality, con schermi che proiettano quanto accade in sala e nel backstage in diretta. E riporta la bussola dello stile a Sud, verso la Sicilia. Mandando in scena una sfilata che cita "Baarìa" di Tornatore.

L’inizio è cinematografico: un grande schermo che proietta “Baarìa”, il film di Giuseppe Tornatore che è stato presentato lo scorso settembre alla Mostra del Cinema di Venezia. Intorno a questo, e per tutta la sala, un piccolo esercito di schermi proietta, senza sosta, il dietro le quinte dell’evento, i due stilisti che sistemano i modelli, il regista che redarguisce le maestranze, i giornalisti che si accomodano al loro posto e le sarte che danno gli ultimi ritocchi al look.

Benvenuti nella Moda.2, inaugurata lo scorso settembre in modo magistrale da Alexander McQueen, oggi inseguita da tutti gli stilisti. È la notizia del giorno: se non sei su Internet, se non ti butti sul multimediale, allora non sei nessuno.
Così, dopo aver messo un’altra volta in prima fila i Blogger, Dolce&Gabbana decidono di puntare sulla multimedialità, mostrando quello che fino a ieri si era nascosto e giocando la carta del reality.

La collezione che va in scena, invece, non ha nessuna voglia di guardare al futuro: riprende, invece, la Sicilia che fu, idealizzata e da cartolina, quella insomma del film di Tornatore. Ogni look, ogni giacca, ogni completo ha l’aria vissuta, come di un’attraversata ai tempi della migrazione italiana: le scarpe sono tutte consunte, invecchiate, sporcate.
La tendenza è semplice: maglioni grossi indossati come soprabiti, jeans rotti e rattoppati con gilet e gessati come in un film del “Padrino”.
Da notare, poi, l’ampio uso di leggings di lana, capo finora confinato solo al guardaroba femminile. Per la sera, infine, sarà d’obbligo l’uso di una giacca di velluto.

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