Dolce e Gabbana in guantoni verso Parigi
Quinta tappa delle World Series, sempre al Palasharp Milanese. Sono circa 2000 i presenti per la sfida del team Dolce & Gabbana Milano Thunder contro gli onesti Istanbulls, rinforzati, si fa per dire, da due africani e un tedesco, al quale va l’unico successo degli ospiti.
L’andamento della serata rispetta i pronostici, col gallo Picardi, unico italiano sul ring, che dimostra di possedere più arte e mestiere nei confronti del non disprezzabile Eker, giovane (19 anni) campione nazionale, ben dotato atleticamente, ma ancora inesperto nella distribuzione della fatica lungo i cinque round. Spreca tesori di energie nei primi tre tempi e si ritrova in debito d’ossigeno negli ultimi due, mentre l’azzurro che ha dosato lo sforzo aumenta il vantaggio con una boxe più accorta e precisa. Importante vittoria per il campano, reduce dalla sconfitta al debutto contro l’irlandese Nevin.
Nei leggeri si è ripetuto il risultato dell’andata a Istanbul. Tra il compatto mancino bielorusso Safaryants e il longilineo Chitou la differenza è fisica. A favore del pugile del ct. Damiani, che dopo aver assorbito senza danni la sfuriata iniziale del “cioccolatino” del Benin, inizia la sistematica demolizione che potrebbe anche concludersi prima del limite. Non avviene per la generosità di Chitou e i limiti tecnici di Safaryants, continuo ma monocorde.
Il terzo successo lo conquista l’ucraino Derevyanchenko, di diritto l’atleta di punta, dopo il terzo successo messo in carniere, su altrettante sfide. Il medio della Dolce & Gabbana, che un promoter inglese ha contattato per farlo passare ‘pro’. Ha raggiunto la piena maturità fisica e tecnica. Demolitore per conformazione atletica, si tratta di un brevilineo, ha ottimi fondamentali, si muove bene sulle gambe e anche sul tronco. Legge bene il match sul piano tattico e fa male. Molto male, specie sotto. Il debuttante Polat (19 anni) non ha demeritato, ma per arrivare al limite dei cinque round, ha pagato prezzo altissimo. Di fatica e pugni. Tre conteggi e il resto. Il vantaggio del nostro ha toccato i 7 punti di un giudice e i 6 del secondo.
Si è fermato a 5 il croato Martin Tadic, mina vagante della serata, cartellini da brivido fuori dalla realtà. E’ riuscito ad assegnare al turco il primo round e non solo. Sarebbe bene che uno come Tadic veniss mandato in vacanza prolungata. L’unico a rompere la striscia negativa turca è stato il tedesco Kolling, vincitore di stretta misura del non certo fortunato Grisunins, battutosi alla pari col teutonico, che ha boxato di forza. Niente da dire, visto che due giudici hanno segnato 48-47, mentre l’esimio Tadic fissava sul 49-46 il suo punteggio.
L’ultimo match tra i massimi, modesto sul piano tecnico, ha entusiasmato per l’andamento incerto. Il colosso antillano Zimmerman (124 kg.) l’ha spuntata allo sprint sul più quotato ed esperto Arjaoui, marocchino presente ai mondiali 2009 e ai Giochi di Pechino 2008, uscito di scena al barrage contro Wilder (Usa) giunto al bronzo. Quando nel terzo tempo, il sorpasso del “turco” pareva segnare la svolta definitiva, usciva fuori l’orgoglio e la generosità del robusto giovanotto di stanza a Milano, che metteva in difficoltà l’avversario e concludeva la riscossa al quinto round, con una vittoria meritata e applaudita.
Un 4-1 importante, vista la risposta di Parigi che con lo stesso punteggio liquidava sul ring di Mosca i Kremlin Bears, ottenendo quel trionfo netto in trasferta che manca al momento ai nostri. Inutile nasconderlo, i transalpini hanno un team forte, omogeneo di ottimo livello. Al momento sono i favoriti del girone europeo. Il team di Thunder Milano, paga le ferite subite da Valentino e Russo, proprio contro i russi, i più modesti ma pericolosi per il modo di combattere al limite del regolamento.
Francesco Damiani, soddisfatto per il risultato, si appresta alla doppia trasferta parigina. Il primo appuntamento è per venerdì 14 gennaio, quello successivo il 28 dello stesso mese. “Sono i confronti che decidono la classifica. Anche se l’ultimo confronto ci vede ospitare proprio Parigi a Milano e una nostra vittoria potrebbe valere molto”.
Chi porterà Parigi?
“Nei gallo Parrinello che troverà Nevin il forte Irlandese, nei leggeri il mongolo Zorigtbaatar, scippato a Mosca, probabilmente contro Azzedine, mentre nei medi debbo ancora scegliere tra Di Luisa e Podda, penso contro Chiguer esperto anche se dall’alterno rendimento. Negli 85 kg. Draskovic se la vedrà sicuramente con Groguhe un duro che ha già battuto Grisunins. Torna Clemente Russo, che avrebbe voluto combattere già a Milano. Penso avrà di fronte il giovane Tony Yoka, massimo molto promettente, ma forse non ancora in grado di spuntarla. A fine mese sicuramente darò spazio a Derevyanchenko nei medi, a Volkov nei gallo e Zimmerman nei massimi. Per il resto vedremo in corsa”. Il girone europeo è quello che vede la miglior seconda, al momento Milano. Nel girone asiatico gli azeri di Baku hanno compiuto un ulteriore passo avanti, battendo i diretti antagonisti di Astana, ma con un risicato 3-2, mentre a novembre si imposero ad Astana per 4-1. Baku resta l’unica squadra a punteggio pieno: cinque successi destinati ad aumentare, almeno fino al confronto di Astana del 26 febbraio. La situazione americana ha confermato la forza dei Los Angeles, che hanno pescato bene con i vari Lopez (Bra), Gongora (Ecu) e Shabranskiy (Ucr), sbancando Mexico City in casa.
Da segnalare la prima sconfitta di Falcao nei medi contro Gongora e dell’argentino Martinez contro Avila, finora imbattuti. Miami 4-1 su Memphis, restituendo l’identico punteggio subito all’andata. Si sono distinti il quotato Garza (Memphis) nei gallo dopo aspra lotta con Carvalho peperino brasiliano mai domo. Riscatto di Shabazz (Miami) dopo due sconfitte, ai danni di Brant rivale ai nazionali Usa. Miami conferma di avere due massimi forti, come Rawlings un gigante maoro e il potente Dennis che ha vinto per ko contro Calhoun. La sconfitta interna dei messicani va a vantaggio dei milanesi, poiché la classifica americana vede avanti Los Angeles 13 punti, seguita da Miami 9 e Messico 7. Distacco importante contro i nostri 13 punti, e i 10 di Astana, i più pericolosi per l’accesso al girone di semifinale previsto in aprile nell’ex colonia portoghese di Macao, ora territorio cinese. La località che ospita tutta la fase finale, sia dei team (7-7 maggio 2011) che individuale per scegliere i cinque vincitori che avranno diritto di accesso ai Giochi di Londra.
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