Naomi Sexy Passerella in Ciabatte e Vestaglia



Naomi è una tipa tosta, lo sappiamo. Al punto di strappare, nella fantasia di Dolce e Gabbana, la vestaglia al suo lui. E così sicura di sé da andare in passerella con un paio di ciabatte. Un lui rilassato che stende anche una tipa tosta come Naomi: è il maschio vestito dai due ex enfant prodige della moda, che non ha (più) bisogno di ostentare il potere e osa perfino il pigiama, ma sartoriale. Un pò dandy e un pò gagà, tuttaltro che transandato, anzi perfino maniacale nei dettagli di seta cravatteria, quest' uomo - che i due stilisti considerano molto nonchalant - fa l'indifferente ma non lo è: e come accade da che mondo è mondo, per questo le donne cadono ai suoi piedi. Volendolo sottolineare, Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno chiamato l'amica Naomi Campbell che, in vestaglia di seta con draghi bianchi e neri (un capo rubato a 'luì, che lo usa però sopra il tuxedo da gran sera) ha sfilato in ciabatte rasoterra, le stesse che il nostro uomo la prossima estate oserà mettere perfino sotto il completo rigato. Si parla di rigato, ma non si pensi al gessato classico, piuttosto alle righe dei pigiami azzurrini, celesti e grigini, quelli profilati in tinta unita. «Una volta gli uomini eleganti si facevano fare dal sarto anche i pigiami» spiegano gli stilisti che hanno scambiato la notte per il giorno, trasformandoli in perfetti completi anche a doppiopetto, in studiatissimi blazer con collo a scialle sottolineato dalla seta a piccoli pois, da portare anche con sneakers in coccodrillo limited edition. Quest' uomo che si vuole molto bene, questo narciso che si veste elegantemente più per se stesso che per gli altri, porta il papillon (ma anche la cravatta sottile, ormai un classico della casa) e soprattutto indossa pantaloni comodi, tipo tuta da jogging con coulisse in vita. Insomma i calzoni del pigiama, ma tagliati talmente bene che nulla hanno da invidiare ai classici pantaloni dei completi maschili. E perchè tutto questo? «Perchè lo stile 'power-man' non esiste più. Il nuovo lusso è il tempo libero, l'uomo lavora anche a casa, ha voglia di relax e non è più interessato a mostrare il suo potere». Ma non si diceva, senza eufemismi, meglio comandare che fottere? «Macchè, meglio il contrario» rispondono di getto i due ex enfant terrible della moda, che ormai hanno un gruppo industriale da 1,2 miliardi di euro dove la moda da uomo ha raggiunto il 45% dei ricavi, insidiando il primato femminile in fatto di civetteria. E non si tratta solo di maschi giovani: «abbiamo la certezza che gli uomini, dai 15 ai 70 anni, si suddividono non più per età ma per gusti».

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