Con il Festival di Cannes in pieno svolgimento, Dolce & Gabbana hanno rilasciato un’intervista in relazione alla loro prima apparizione nel mondo del cinema.
CHE TIPO DI FILM TI PIACE VEDERE?
SG: Apprezzo qualsiasi tipo di proiezione. Amo i film che sanno intrattenere, ma anche allo stesso tempo, i film che sono forti visivamente. Mi piacciono le commedie di alcuni registi. Il cinema è un luogo magico per me, è la più bella lingua in cui si possa raccontare una storia.
DD: Non ho un genere particolare che prediligo. Mi piacciono i film che ti spingono a farti delle domande, i film che mi fanno pensare anche dopo aver lasciato la sala.
GUARDI VECCHI FILM IN DVD?
SG: Guardo anche film su videocassette. Ne ho ancora un sacco. Mi piace riguardare il cinema neorealista italiano, ma anche commedie italiane dal 1960. Ho una collezione personale di film di Toto, Tarantino, e Marilyn, i film di personaggi celebri come Sophia Loren, De Sica e molti lavori di Antonioni.
DD: In generale io preferisco guardare i film al cinema. Ho un sacco di DVD che uso soprattutto per la mia ricerca, il cinema è una grande ispirazione per il nostro lavoro. CI SONO FILM CHE HANNO ISPIRATO IL VOSTRO LAVORO, E IN CASO AFFERMATIVO, QUALI SONO?
DG: Abbiamo tratto ispirazione dai films "Il Gattopardo" di Luchino Visconti. E 'il film che ci ha influenzato maggiormente. La collezione per la stagione invernale prossima contiene molti riferimenti al film. Poi naturalmente c'è Fellini, forse il migliore di tutti e sicuramente, Michelangelo Antonioni, il suo lavoro resta incredibilmente moderno attuale, ed io sono un grande seguace delle sue ultime uscite.
ANCHE LE ATTRICI SONO UNA FONTE DI ISPIRAZIONE PER ENTRAMBI?
SG: Ce ne sono molte. Ingrid Bergman in "Stromboli", Claudia Cardinale in "Il Gattopardo", Anita Ekberg ne "La Dolce Vita", Sophia Loren in "Divorzio all'italiana".
DD: Queste attrici erano veramente muse per noi. Non possiamo inoltre non ricordare Sophia Loren in "La Baia di Napoli" e anche Anna Magnani e Silvana Mangano.
E ATTORI?
DG: Marcello Mastroianni, Massimo Girotti, Alain Delon, Giancarlo Giannini, Enrico Maria Salerno, Gian Maria Volontè. Inoltre, Gregory Peck, Clint Eastwood e Sean Connery.
PENSI CHE IL CINEMA CONTEMPORANEO SIA COSI’ RILEVANTE COME QUELLO DEL PASSATO?
SG: Il cinema, ovviamente, è cambiato, perché il mondo è cambiato. Il cinema di oggi forse appare meno interessante perché è meno nostalgico. Ma chissà, forse fra trent'anni due giovani designers guarderanno il cinema contemporaneo di oggi per trovare ispirazione per le loro collezioni.
DD: Il cinema ha un sacco di potenzialità, nel senso che oltre a raccontare delle storie, può anche mostrare interi periodi, abitudini, modi di vestire e di parlare a differenza della fotografia. Penso sia questo il motivo per cui il cinema rimane importante.
CHI CONSIDERI IL GRANDE REGISTA DI OGGI?
SG: Woody Allen, Wong Kar Wai, Baz Lhurman per "Moulin Rouge", un film che adoro. Decisamente Pedro Almodovar. Tra gli italiani che ritengo eccellenti nel loro campo c’è Paolo Sorrentino, e mi piace Virzì.
DD: Martin Scorsese sopra tutti. Danny Boyle per "The Millionaire", un film davvero incredibile. Degli italiani mi piace citare Ferzan Ozpetek, anche se in realtà è turco, ma credo che possiamo considerarlo parte della nostra cultura.
ATTORI E ATTRICI CHE AMMIRATE?
SG: Considero Meryl Streep e Julia Roberts delle vere grandi narratrici. In campo maschile Leonardo DiCaprio è grande. Anche Sean Penn e Javier Bardem.
DD: Sono un fan di Scarlett Johansson, che è naturalmente anche il volto della nostra nuova collezione make-up. Penso che lei è un talendo incredibile, e ha una presenza molto naturale sullo schermo. Attori, permettetemi di pensare ... Matt Damon, Keanu Reeves?
CHE COSA VI PIAVE MAGGIORMENTE DEL CINEMA EUROPEO E QUELLO AMERICANO?
SG: Penso che siano sempre più simili. Onestamente non credo che esista un unico cinema europeo, come non esiste un unico cinema americano. Il cinema americano ha molti punti di forza che mi attraggono, ma sto generalizzando. In genere non tendo mai a interrogarmi sulla provenienza di un film. Credo però in una nuova generazione di registi e attori italiani che stanno emergendo, e, come tale, credo che sia giusto dar loro incoraggiamento e sostegno. Siamo molto appassionati a questa nuova generazione, e la seguiamo c on molta attenzione.
DD: Gli americani sanno raccontare le storie come nessun altro. Ammiro la loro capacità di creare storie, di interpretarle grazie a grandi attori e anche il settore commerciale delle case cinematografiche. Oggi come oggi però, come per tutto il resto del mondo anche il cinema americano e cinema europeo sono mescolati. Prendiamo ad esempio "Il Milionario", un regista inglese, società di produzione americana, attori indiani.
QUALE FILM AVRESTI DIRETTO?
SG: Non credo che potrei mai essere un regista, in realtà, come ragazzo ho voluto essere un attore.
DD: Io confesso che mi sarebbe piaciuto dirigere "Scarface", ma ammetto non avrei saputo farlo cosi’ brillante come ha fatto Scorsese.
IN QUALE FILM AVRESTI VOLUTO RECITARE E IN CHE RUOLO?
SG: (ridendo) "Le streghe di Eastwick", ma nel ruolo di Cher! Brillante!
DD: un film di Totò. E' un genio totale.
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